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Vieta le processioni nella Diocesi Nocera-Sarno. Manifesto funebre contro Monsignor Giudice di Sala Consilina

Chiara Di Miele 3 Aprile 2022

Suscita sdegno il manifesto funebre comparso in queste ore sui muri cittadini nei paesi della Diocesi di Nocera-Sarno contro la decisione presa dal Vescovo, S.E. Monsignor Giuseppe Giudice, originario di Sala Consilina, di vietare le processioni, sia per motivi di sicurezza legati ancora alla pandemia da Covid che per rispetto delle popolazioni colpite dalla guerra in corso in Ucraina.

Sul manifesto Mons. Giudice, che ha disposto la sospensione delle processioni fino a data da destinarsi, viene definito “pseudo vescovo che ha tragicamente con un decreto inutile ucciso e oltraggiato le nostre feste patronali“.

“Ne danno la triste notizia – si legge ancora – le bande musicali, i fuochisti, gli ambulanti, i giostrai, le ditte delle luminarie e molti commercianti che ancora piangono un periodo buio per la crisi legata al Covid ed ora continuano a non lavorare per una scelta disonesta e ingiusta“. Poi il monito finale: “Un grave lutto ha colpito il nostro Agro, ma uniti vinceremo contro il Vescovo“.

Naturalmente non sono mancati i messaggi di solidarietà al Vescovo di origini valdianesi da parte degli amministratori dell’Agro Nocerino-Sarnese. “Ritengo doveroso sottolineare la mia ferma condanna contro gli atti intimidatori e gli atteggiamenti aggressivi che si stanno perpetrando nei confronti del capo della Chiesa diocesana, Sua Eccellenza, Mons. Giuseppe Giudice – afferma il sindaco di Pagani, Lello De Prisco -. I toni violenti assunti in seguito alla decisione dell’Assemblea del Clero diocesano di non procedere con la ripartenza delle processioni fino a data da destinarsi non appartengono alle modalità delle disquisizioni civili, rispetto a cui si può manifestare consenso o dissenso, ma mai oltrepassare il limite della civiltà. Nella mattinata di domani presenterò al Vescovo il mio rammarico personale per la grave vicenda. Questi atti non solo oltraggiano le autorità religiose nelle vesti istituzionali e personali, ma danneggiano gli stessi commercianti, cittadini e le istituzioni tutte“.

Dello stesso avviso il sindaco di Roccapiemonte, Carmine Pagano: “Esprimo la mia più ferma condanna rispetto agli atti intimidatori ed offensivi espressi tramite un vergognoso manifesto pubblico, nei confronti di Sua Eccellenza Mons. Giuseppe Giudice, cui esprimo la più profonda vicinanza e solidarietà personale e delle amministrazioni pubbliche che ho l’onore di rappresentare. La pace si conquista con la democrazia e il dialogo, questi comportamenti portano sicuramente in direzioni diverse. Stiamo vivendo un momento storico complicatissimo, non possiamo perciò permetterci di perdere la calma“.

Michele Strianese, in qualità di sindaco di San Valentino Torio e di Presidente della Provincia di Salerno, esprime la ferma condanna degli atti intimidatori ed offensivi espressi tramite il manifesto pubblico: “Non è sicuramente in questo modo che si favorisce il dialogo tra la società civile e la Chiesa cattolica, in un momento già difficile per i motivi che tutti conosciamo. La crisi sanitaria da Covid ancora imperversa e il conflitto bellico in atto si riflette pesantemente sull’Europa intera, dal punto di vista economico e sociale. Occorrono sempre tanta responsabilità e ponderatezza, principi sui quali tutti dobbiamo sempre puntare per ritrovare l’unità sociale e il valore della comunità“.

In corso le indagini da parte dei Carabinieri di Nocera Inferiore per risalire ai responsabili dell’affissione.

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