Yibram Saab Fornino sembrerebbe un giovane studente come tanti, se non fosse per il fatto di essere il primogenito dell’Ombudsman Tarek William Saab, il difensore civico venezuelano (“Defensor del Pueblo“) a cui, in queste settimane di atroci scontri, l’Assemblea Nazionale, in mano all’opposizione, ha chiesto di riconoscere che la sentenza con cui la Corte Suprema si è attribuita i poteri del Parlamento costituisce una violazione della Costituzione.
Nelle vene di Ybram scorre sangue valdianese, sassanese per la precisione, dato che sua madre Francis è la figlia di Giovanni Fornino di Sassano, emigrato in Venezuela negli anni in cui tanti lasciarono il Vallo di Diano per cercare fortuna a Caracas, in quella terra che ebbe tanto da offrire e che oggi sembra ormai diventata una trappola per chi non riesce più a convivere con la violenza e la povertà dilagante. Attualmente i genitori di Ybram, dalla cui unione sono nati anche altri due figli, sono divorziati. Il primogenito del “Defensor del Pueblo”, nonostante l’importante carica istituzionale ricoperta dal padre, continua a condurre la normale vita di uno studente universitario di Giurisprudenza e, con umiltà, lo ha dimostrato nelle ultime ore quando ha diffuso tramite YouTube un video-appello accorato al papà tramite il quale esprime la sua posizione sull’attuale condizione in cui versa la terra venezuelana e chiede al genitore di porre fine all’ingiustizia che sta mietendo vittime (dal 1° aprile 29 morti e oltre 500 feriti) soprattutto tra gli studenti che protestano contro il governo Maduro. “Papà – dice Ybram nel video leggendo il suo appello – in questo momento hai il potere di porre fine all’ingiustizia che ha affondato questo Paese. Ti chiedo come figlio e in nome del Venezuela, terra che tu servi, di riflettere sulla situazione e fare ciò che è giusto che tu faccia“. Il giovane Fornino ricorda poi l’uccisione di uno studente di 20 anni avvenuta nei giorni scorsi ed esclama:”Potrei essere stato io!“.
Ad una emozionante richiesta di pace da parte dello studente originario di Sassano fa però da contrappeso la reazione irritata di Nicolas Maduro Guerra, figlio del Presidente omonimo, che ha replicato ad Ybram:”Avresti potuto fare altro per avere i tuoi 3 minuti di fama, come alzare il telefono e parlare con tuo padre“.
Intanto la crisi venezuelana sembra non avere fine, le vittime degli scontri aumentano, così come aumenta l’inflazione e il rischio di una situazione di anarchia si fa sempre più concreto mentre i “colectivos” di Maduro continuano ad attaccare chiunque manifesti per le strade di Caracas e dei centri periferici.
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– Chiara Di Miele –