L’Unione di comuni è una forma istituzionale di associazione tra enti comunali tra loro confinanti che stabiliscono di esercitare in maniera congiunta una serie di funzioni di loro competenza affinchè la loro azione sia più efficiente in un’ottica di dimensionamento dei servizi e di sopravvivenza dei piccoli comuni. Con questo obiettivo è stato convocato ieri sera, al Comune di Roscigno, l’incontro che si è incentrato sul tema della fusione tra comuni, voluto dal sindaco Pino Palmieri e al quale sono state invitate le Amministrazioni dei paesi contigui di Bellosguardo, Corleto Monforte, Sacco e Sant’Angelo a Fasanella.
Nel corso dell’incontro, a cui erano presenti il primo cittadino di Roscigno, il sindaco di Corleto Monforte Antonio Sicilia, il consigliere comunale di Sacco Tony Luisi, l’assessore comunale di Roscigno Viola Cuomo e il consigliere comunale di Corleto Monforte Mario Mottola, il segretario comunale di Roscigno Silvana Mele ha illustrato agli amministratori i vari benefici arrecati da un’eventuale fusione tra comuni, strumento a cui ogni Amministrazione può ricorrere su base volontaria, incentivato sia dal Governo centrale che attraverso fondi regionali.
Non tutti gli amministratori invitati a Roscigno erano però presenti al primo incontro. “Ho invitato i sindaci confinanti con Roscigno per verificare la loro disponibilità ad un percorso di fusione amministrativa – spiega Pino Palmieri – per tentare una fusione tra comuni come avviene in altre regioni d’Italia. Era questo il modo per verificare la disponibilità delle Amministrazioni confinanti, ma vista la scarsa adesione credo che ad alcuni non interessi il tema“.
Dopo la prima riunione i presenti hanno deciso, come annuncia il sindaco Palmieri, di “fare una campagna informativa tra i cittadini sui benefici della fusione e verificare il gradimento attuale dei servizi al momento erogati“.
– Chiara Di Miele –