L’ospedale “Ruggi” di Salerno rende omaggio al frate cappuccino Padre Candido Gallo, originario di Altavilla Silentina, scomparso nel 2020 all’età di 94 anni.
Il frate si è prodigato per gli ammalati scegliendo di vivere proprio all’interno del nosocomio salernitano per compenetrarsi con il dolore e la sofferenza dei pazienti per lenire le loro pene, per accudirli, sollevarli e confortarli attraverso l’amore e la compassione di Dio. Una vita chiusa tra le mura di un ospedale, ma aperta alla dedizione degli altri, tra la sofferenza degli altri, che spesso si trasformava in gioia e in speranza, grazie alla sua presenza.
Padre Candido sarà ricordato ed eternizzato con una cerimonia sabato 23 aprile, alle 18.30, presso la Cappella Maria Salute degli Infermi, dell’AOU “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, dove, accanto alla porta d’ingresso, verrà scoperto un busto di bronzo, dell’altezza di 40 cm, che raffigura l’amato frate, realizzato dal medico scultore Pier Francesco Mastroberti.
Il piccolo frate dalla lunga barba, dagli occhi pieni di benevolenza amava profondamente la scrittura. Fu autore di un’importante opera sull’ospedale di Salerno e di alcuni volumi di storia locale.
Nella Cappella del “Ruggi” sono già presenti sacre effigi e sculture volute dallo stesso frate, come una statua della Madonna e la statua in bronzo di Padre Pio Confessore, anch’essa di Mastroberti.
Durante l’evento, che avrà inizio con la celebrazione della Santa Messa, sarà anche presentato il libro della giornalista Patrizia De Mascellis, dal titolo “Come ama Dio, Fra Candido, uno straordinario Padre Spirituale” con la prefazione dell’Arcivescovo di Salerno, Andrea Bellandi e del Direttore Generale del “Ruggi” Vincenzo D’Amato.