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Tutela del Santuario di Sant’Antonio a Polla. Pierro presenta un’interrogazione ai ministri dei Beni Culturali e dell’Ambiente

Zenda Cimino 31 Luglio 2024

Il deputato della Lega Attilio Pierro, su sollecitazione della consigliera comunale di Polla Federica Mignoli, ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per richiedere forme di specifica tutela per le aree di interesse storico, artistico e turistico, a livello nazionale, come il Santuario di Sant’Antonio di Polla che con delibera di Giunta 142/2024 il Comune di Polla ha inserito tra i beni pubblici da mettere a disposizione della comunità energetica.

“Tra i 10 luoghi individuati dall’Ente viene indicato anche il Convento di Sant’Antonio, un luogo di antica storia e tradizione – si legge nell’interrogazione presentata da Pierro -. Il Santuario di Polla, situato lungo l’antica via Popilia e incluso nel Cammino di Sant’Antonio, è un capolavoro dell’arte francescana. La sua architettura rinascimentale sobria, i magnifici affreschi, le preziose tele e le numerose sculture lignee fanno del Santuario una delle più importanti testimonianze dell’arte barocca in Campania. Tra le opere conservate  –  prosegue il deputato della Lega – vi sono quelle di Michele Ragolia, Domenico Sorrentino, Anselmo Palmieri, Francesco de Martino, Nicola Peccheneda, Pietro Antonio Ferro e frate Umile da Petralia”.

Il Santuario è stato dichiarato Monumento Nazionale nel 1925 e Santuario Diocesano nel 1993. Nel 2012 è stato inserito tra le “Mille meraviglie d’Italia” dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Tra le motivazioni elencate da Pierro vengono citati anche aspetti strettamente legati alla fede della comunità cristiana. Si ricorda infatti nel documento che “un evento prodigioso si è verificato il 12 e 13 giugno 2010, quando un’antica statua lignea del XVIII secolo ha mostrato segni di lacrimazione. Fenomeno dichiarato, a seguito di scrupolose analisi, empiricamente non spiegabile con un Decreto vescovile del 13 febbraio 2011 e grazie a questo prodigio il Santuario è diventato meta di pellegrini che affidano al Santo le loro preghiere”.

“Il Convento, pertanto, rientra tra i luoghi di grande rilievo storico e turistico del nostro Paese che rischierebbe di essere svilito e impoverito dalla costituzione di una comunità energetica – sottolinea Pierro -. È auspicabile l’intervento dei ministri interrogati al fine di risolvere la problematica valutando l’opportunità di eliminare il Convento di Sant’Antonio dall’elenco dei luoghi di cui alla delibera della Giunta del Comune di Polla anche mediante vincoli normativi alla installazione e costituzione delle comunità energetiche rinnovabili all’interno delle stesse ritenendo impensabile la decisione dell’Amministrazione di utilizzare un bene di rilevante importanza per un intervento simile”  conclude.

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