Non si dà pace Maria Perilli, la mamma di Stefano Feniello, il 28enne originario di Valva, deceduto sotto le macerie dell’hotel Rigopiano di Farindola, il 18 gennaio scorso.
Dal giorno della tragedia, Maria e il marito Alessio Feniello, chiedono giustizia per Stefano e per le altre 28 vittime del Rigopiano.
Una vicenda drammatica nella quale ieri, la mamma di Stefano ha iniziato lo sciopero della fame, chiedendo le dimissioni delle Istituzioni ritenute responsabili del disastro di Rigopiano.
“Hanno ucciso mio figlio e altre persone, io non mi fermerò fino a quando non avrò giustizia– così, Maria Perilli spiega il motivo dello sciopero – Ho iniziato con lo sciopero della fame per protestare contro chi governa la Regione Abruzzo affinché venga rimosso dal suo incarico. Chi è inadatto al ruolo che copre deve dimettersi, non possiamo permettere che accadano queste cose”.
Sull’accaduto, la Procura di Pescara ha aperto un fascicolo d’inchiesta per omicidio plurimo colposo e disastro colposo, iscrivendo nella lista degli indagati 6 persone, tra cui il sindaco di Farindola e il Presidente della Provincia di Pescara, mentre il papà di Stefano ha fondato l’associazione “Movimento Iustitia Nova” per combattere le ingiustizie.
– Mariateresa Conte –