“La gestione del PNRR ed il nuovo codice degli appalti” è stato il tema dell’incontro formativo rivolto ai Dirigenti scolastici ed ai Direttori dei servizi generali ed amministrativi presenti sul territorio del Vallo di Diano.
Promosso dall’Istituto di Istruzione Superiore “Pomponio Leto” di Teggiano l’appuntamento, dopo i saluti introduttivi della Dirigente Maria D’Alessio, ha puntato i suoi riflettori sull‘analisi degli effetti che il nuovo codice dei contratti pubblici potrà determinare nell’attuazione degli obiettivi del PNRR. Ospite dell’incontro il professore Mario Schember, ingegnere e docente esperto in materia di gestione dei fondi europei.
“Obiettivo principale – ha riferito nella sua introduzione il professor Schember – è quello di superare il divario attualmente esistente tra gli studenti del Sud e del Nord, plasticamente rappresentato dai dati dell’Invalsi e dalle prove Ocse Pisa e portare 4 milioni di alunni a scalare la media europea di 14/15 posti in classifica; l’obiettivo del PNRR è quello di spendere i soldi in funzione del raggiungimento di questo stadio. Per ottenere questi risultati, però – ha aggiunto Mario Schember – bisogna abbandonare definitivamente la ‘scuola del progettificio’. I ragazzi, in pratica, devono ricominciare a studiare. Solo studiando seriamente potrà essere superato il deficit che si registra soprattutto in discipline fondamentali come l’Italiano, la Matematica e l’Inglese. Bisogna impossessarsi, insomma, della ‘cultura dell’obiettivo’ perché non è più possibile che gli studenti del Sud continuino a registrare livelli di preparazione inferiori ai loro colleghi del Nord”.
Secondo Schember, inoltre, i soldi del PNRR devono essere spesi soprattutto per combattere la dispersione scolastica e per il finanziamento di aule innovative dove si possano utilizzare metodi di apprendimento adeguati all’età che stiamo vivendo. “Il PNRR, insomma, deve interessare per intero anche il ‘pianeta-scuola’ che viene a configurarsi come un progetto di interventi specifici e riforme, legato a tempi e obiettivi. Ma soprattutto – ha concluso Schember – bisogna ripartire da una scuola che, prima di ogni altra cosa, ritorni ad insegnare a leggere, scrivere e a far di conto”.