L’Amministrazione Comunale di Teggiano, guidata dal sindaco Michele Di Candia, ha deliberato di aderire al Comitato promotore della Marcia Perugia-Assisi della pace e della fraternità del 7 ottobre prossimo e del Meeting internazionale dei diritti umani.
La Marcia si svolgerà a 70 anni dalla proclamazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della Costituzione Italiana, a 100 anni dalla fine della prima guerra mondiale, a 50 anni dalla scomparsa di Aldo Capitini, educatore e promotore della non violenza e ideatore della Marcia PerugiAssisi. La Giunta teggianese ha dunque risposto positivamente all’invito del Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani ad aderire al Comitato promotore della Marcia di ottobre anche con il versamento di un contributo di 500 euro destinato a sostenere le attività di organizzazione, promozione e coordinamento del progetto.
Il Comune di Teggiano darà quindi il proprio apporto all’importante iniziativa anche e soprattutto in seguito all’appello di convocazione della Marcia in cui si denuncia l’aumento delle disuguaglianze, delle sofferenze, delle tensioni e dei conflitti, della disoccupazione e dell’insicurezza di tantissime persone ma, allo stesso tempo, si sottolinea che “la pace non dipende solo dalle grandi decisioni ma anche da tutte le piccole, piccolissime, azioni fatte ogni giorno, da ciascuno”.
Gli stessi amministratori hanno valutato positivamente la decisione del Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani di organizzare la Marcia investendo sui giovani e sulla scuola con programmi che rappresentano una grande opportunità anche per la nostra comunità e hanno condiviso la volontà, sollecitata anche da Papa Francesco, di trasformare le città in veri e propri “cantieri di pace”.
“I Comuni, le Province e le Regioni – fanno sapere – hanno la responsabilità di dare voce alla domanda di pace e di giustizia dei propri cittadini e di agire coerentemente per ‘fare pace’ promuovendo il rispetto dei diritti umani e proteggendo le persone più vulnerabili“.
– Chiara Di Miele –