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Tecnologia spaziale. Presidente della Regione Basilicata a Bruxelles per il Consiglio della Rete Nereus

Chiara Di Miele 22 Gennaio 2020

Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, parteciperà oggi al Consiglio di amministrazione di Nereus, la rete delle Regioni europee che utilizzano tecnologia spaziale. L’incontro si svolgerà a Bruxelles presso la Regione tedesca Hesse, dove ha sede Nereus, di cui la Basilicata è tra i membri fondatori. Bardi parteciperà ai lavori in qualità di vicepresidente del CdA.

Nella riunione si traccerà un consuntivo delle attività svolte nel 2019 e si discuterà del nuovo programma di lavoro per l’anno in corso. Si parlerà anche di come coinvolgere la rete nei progetti finanziati dall’Ue e, soprattutto, dall’Agenzia spaziale. Quest’ultima sta lavorando a un progetto pilota che potrebbe essere realizzato da Nereus. All’iniziativa hanno manifestato interesse diverse Regioni della rete, tra cui la Basilicata.

Il 23 gennaio il Presidente Bardi parteciperà sempre a Bruxelles a un dibattito su Copernicus, il programma europeo sull’osservazione della terra in programma presso il Parlamento europeo. L’evento sarà ospitato dall’europarlamentare francese Eric Andrieu. Sono invitati oltre che membri del Parlamento europeo, tra cui l’onorevole Antonio Tajani, rappresentanti della Commissione europea, Josef Aschbacher (direttore del Programma dell’osservazione della terra dell’Esa), Bernard Plano (presidente di Nereus), Andres Jaadla (Comitato delle Regioni) e altri rappresentanti delle Regioni europee.

La Basilicata è particolarmente interessata perché si caratterizza per una forte presenza di attività nel settore delle Osservazioni della terra, finalizzate allo sviluppo di applicazioni innovative (downstream services) per la mitigazione e prevenzione dei rischi naturali ed ambientali. In questo contesto opera il consorzio pubblico-privato TeRN (Tecnologie per le Osservazioni della terra e i rischi naturali) al quale aderiscono centri di ricerca ed università (Cnr, Enea, Unibas, Reluis), piccole e grandi imprese (Createc, e-Geos) e l’Arpab.

– Chiara Di Miele –

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