Aurora Innamorato è una studentessa frequentante il terzo anno del Liceo Scientifico presso l’Istituto Superiore “Pomponio Leto” di Teggiano. Dopo aver letto il libro di Liliana Segre in occasione della “Settimana della Shoah” promossa nella scuola, “Fino a quando la mia stella brillerà”, nella giovanissima studentessa di Teggiano scatta il desiderio, forte, di incontrare la senatrice a vita italiana, superstite dell’Olocausto e attiva testimone della Shoah italiana.
L’occasione le è stata data dal Book Pride, la fiera nazionale dell’editoria indipendente che si svolge a Milano, dove Liliana Segre ha presentato il suo ultimo libro “Il mare dell’indifferenza”. Accompagnata dalla madre, Aurora Innamorato, dopo aver visitato il Binario 21 della stazione Centrale di Milano, Memoriale della Shoah, dal quale, dal dicembre 1943, cominciarono a partire i treni carichi di ebrei e di oppositori politici verso Auschwitz-Birkenau e altri lager, tra cui Mauthausen, Ravensbrück, Flossenbürg, Fossoli e Bolzano, si è recata alla presentazione del libro di Liliana Segre con il desiderio di incontrarla e parlare con lei.
“E’ stato uno dei momenti che rimarranno per sempre impressi nella mia mente – riferisce Aurora – Al termine della presentazione, infatti, mi sono precipitata presso la senatrice e le ho consegnato una lettera. Lei mi ha accolto con grande calore, dandomi la possibilità di parlarle della nostra iniziativa svolta al Pomponio Leto. E’ stata di una grazia straordinaria , commovente ed emozionante. Alla fine mi ha detto di salutarle i miei compagni di scuola e mi ha ringraziato per essere lì, chiedendomi con forza di mantenere sempre attiva la memoria. Le sue parole mi rimarranno impresse per sempre. ‘Ragazza mia, mi ha detto, sappi che ricordare è un dovere, perché soltanto il ricordo potrà permetterci di evitare gli orrori del passato. Tu, i tuoi amici del Pomponio Leto, tutti voi studenti, siete la mia speranza. E’ bello sapere che quando io non ci sarò più, ci sarete voi che trasmetterete agli altri il ricordo. E’ stato davvero un momento emozionante e per questo voglio ringraziare le mie professoresse Silvia Pappafico e Anna Maria Francesca Totaro che mi hanno trasmesso l’amore per la cultura e per lo studio della Storia”
– redazione –