Oltre 400 capi di bestiame ritrovati nel letame e nei liquami.
È quanto scoperto nella Piana del Sele dal Nucleo Carabinieri Forestali di Capaccio-Paestum in collaborazione con il personale del Nucleo Provinciale Guardie Ambientali Accademia Kronos di Salerno, qualche settimana fa.
Il controllo ha consentito di accertare che un imprenditore da tempo smaltiva illecitamente gli effluenti zootecnici sul suolo senza adottare alcun accorgimento.
I militari, dopo aver accertato che i canali presenti intorno all’azienda risultavano colmi di liquami, sono entrati all’interno del centro aziendale di circa 26.000 metri quadri. Da tempo l’imprenditore non si preoccupava più di svuotare la vasca per lo stoccaggio che è risultata completamente sommersa da letame e liquame.
È stata inoltre accertata la presenza di ingenti quantitativi di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi disseminati ovunque ed in alcune strutture fatiscenti, ma anche l’illecito smaltimento del percolato prodotto dall’insilato posto a maturare in alcune vasche per lo stoccaggio.
Gli effluenti zootecnici ed il percolato prodotto dalla maturazione dell’insilato dopo aver letteralmente invaso il centro aziendale, raggiungevano i terreni confinanti e la fitta rete di canali consortili e di fossi canali, che consentivano ai reflui liquidi di raggiungere alcuni corsi d’acqua e quindi il mare.
I militari hanno in seguito proceduto al sequestro dell’intero centro aziendale e dei terreni aziendali interessati dall’illecito smaltimento, un deposito, un mezzo meccanico e diverse aree incolte in quanto interessate da depositi incontrollati di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. L’uomo è stato denunciato.