Beniamino Curcio, già sindaco di Buonabitacolo, in questi giorni, a causa della situazione debitoria in cui versa il piccolo centro del Vallo di Diano, è stato tirato più volte in ballo in qualità di “responsabile” dei debiti contratti dall’ente.
- Dottore Curcio, è lei il “male assoluto” di Buonabitacolo?
“A quanto pare si. D’altra parte siamo alle solite. Ci si arma per andare governare e, appena insediatisi, i futuri governanti anzichè pensare a fare quello che hanno promesso di fare in campagna elettorale, incominciano a dare colpe ai loro predecessori. In Italia funziona così quasi ovunque“.
- Resta il fatto che la situazione debitoria di Buonabitacolo è disastrosa.
“La situazione finanziaria e debitoria che si è venuta a creare a Buonabitacolo è frutto di scelte amministrative che provengono da lontano, fin dal 1975, e che sono state compiute tutte nell’interesse del paese”.
- Cioè?
“Ma certo. Nessuno degli amministratori si è mai messo i soldi in tasca. La situazione debitoria è frutto di scelte che si riferiscono alla contrazione di vari mutui contratti per le opere pubbliche, l’attivazione dei vari servizi comunali (trasporto alunni, mensa scolastica, asilo comunale), la stabilizzazione di 13 ex LSU e così via dicendo”.
- Qualcuno l’accusa di aver ordinato acquisti per amuchina, detersivi e carriole. Erano indispensabili per la vita del Comune?
“Personalmente non ho mai ordinato acquisti per amuchina, detersivi, carriole, timbri e quant’altro. Questo l’ho detto anche in piazza qualche sera fa, ma a quanto parte la musica del tam tam continua imperterrita”.
- Ma questi acquisti qualcuno li avrà pure ordinati.
“Se sono stati fatti acquisti per migliaia di euro vuol dire che qualcuno li ha ordinati, a meno che non si tratti di fatture false o di forniture improprie; situazioni queste che esulano da ogni tipo di responsabilità amministrativa o politica. In ogni caso andrò al comune per prendere visione di questi ‘incauti’ acquisti, se incauti sono stati, e a chiedere puntuali spiegazioni agli uffici competenti in merito alle finalità e all’uso degli acquisti stessi”.
- Come vive questa situazione che la vede coinvolta in maniera così diretta?
“Ritengo che sia ora di finirla con questi continui e subdoli attacchi al massacro. Chi ha elementi che pensa non siano riconducibili nell’alveo della liceità ha il dovere di denunciarli, senza insinuare sospetti a mezzo stampa o tramite Facebook. Per quello che mi riguarda non sarò più disponibile a tollerare questo stillicidio. Risponderò a tono e agirò nelle dovute sedi ad ogni forma di insinuazione o di insulto che possano risultare lesivi per la mia dignità e la mia immagine“.
– redazione –