“Se non ora quando-Vallo di Diano esprime profondo sconcerto alla visione di un’immagine ritraente Matteo Salvini, mentre compiaciuto mostrava un foglio gravemente offensivo per alcune abitanti di Ormea. Ci troviamo di fronte ad un’ulteriore dimostrazione di quanto l’atteggiamento del leader leghista sia poco rispettoso della dignità delle donne e la circostanza che abbia condiviso quelle parole offensive durante una manifestazione elettorale di due anni fa in Piemonte non costituisce di certo un’attenuante”.
È questo il duro commento del comitato “Se non ora quando-Vallo di Diano” ad un’immagine tratta da una diretta Facebook di due anni fa che mostra l’attuale Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, con in mano un cartello con cui critica la politica di accoglienza del Comune di Ormea, una cittadina in provincia di Cuneo, e offensivo nei confronti delle donne.
“Il salviniano motto ‘Prima agli italiani’ evidentemente non contempla quelle donne definite in malo modo perché, probabilmente, hanno contribuito a creare nel loro paese un modello di integrazione con gli immigrati che non è gradito a Matteo Salvini – proseguono dal comitato – Senonché quella risata soddisfatta alla lettura del contenuto del foglio, esibitogli dopo il selfie di turno immortalato sui social, se pure poteva andare bene ieri, perché in qualità di leader leghista così appalesava la sua considerazione di alcune donne di Ormea, non va più bene oggi”.
L’immagine, diffusa dallo scrittore Gianrico Carofiglio, ha fatto rapidamente il giro del web ed ha scatenato la rabbia delle donne del paese che hanno creato e diffuso l’hashtag #iostoconledonnediormea.
“Alla luce del suo nuovo ruolo istituzionale, che lo rende rappresentativo di tutte le italiane, deve fare necessariamente un passo indietro – continuano – Non è giusto che un ministro usi il proprio ruolo per conquistare nuove posizioni nella tanto ambita hit parade delle preferenze politiche, utilizzando come in questo caso l’offesa ad alcune donne. Chieda scusa ora per allora, come condizione preliminare perché venga rispettato quale titolare di un dicastero della Repubblica. Il tempo non sempre è tiranno, soprattutto per le donne non abituate a dimenticare i torti subiti, perché con essi convivono in una quotidianità che continua pervicacemente a perpetrarli ai loro danni. E, se c’è un motivo aggiuntivo per non passarci sopra, è che non li accettano da un rappresentante istituzionale, perché le istituzioni sono di tutti. Nessuna esclusa”.
Le donne del comitato “Se non ora quando-Vallo di Diano” si schierano quindi con le donne di Ormea, “senza se e senza ma”.
– Miriam Mangieri –