Il periodo che intercorre tra il concepimento e i due anni del bambino viene denominato “primi mille giorni di vita”, determinanti per la salute futura. Gli interventi preventivi, protettivi o curativi realizzati con tempestività in questa primissima fase della vita, infatti, portano a risultati di salute positivi a breve, medio e lungo termine, non solo per il bambino e l’adulto che sarà, ma anche per i genitori, la collettività e le generazioni future.
Questa prima finestra di sviluppo del bambino è infatti caratterizzata dalla fase di costruzione degli organi, in primo luogo del cervello, e delle loro funzioni che nella loro plasticità risentono dell’esposizione a un ampio spettro di fattori, positivi o negativi, che in molti casi possono essere controllati. Alcuni difetti del metabolismo e l’obesità in età adulta, ad esempio, possono essere fortemente influenzati da un’errata alimentazione in gravidanza, dal mancato allattamento al seno o anche dall’esposizione a sostanze tossiche o inquinanti ambientali. Inoltre, lo sviluppo delle competenze cognitive e socio-relazionali del bambino dipende molto dalla qualità della relazione con i genitori e con l’ambiente che lo circonda.
In merito all’argomento la Regione Campania ha predisposto un programma denominato proprio “I primi mille giorni di vita”, nell’ambito del Piano Regionale di Prevenzione, che mira a monitorare, migliorare e incidere sui determinanti di salute del bambino nei suoi primi mille giorni di vita per il benessere fisico, mentale, cognitivo, emotivo e sociale dei bambini e delle loro famiglie.
Proprio per questo l’ASL Salerno ha provveduto a consegnare gli ultimi due apparecchi per l’effettuazione dello Screening Audiologico Neonatale ai nuovi nati. Tale prestazione rientra, appunto, nel progetto “I primi mille giorni di vita” al quale hanno preso parte tutti i presidi ospedalieri (anche privati) dell’ASL Salerno dotati di un Punto Nascita per garantire ai neonati i controlli audiologici fondamentali per diagnosticare precocemente la sordità congenita.
Non una novità per il presidio ospedaliero “Luigi Curto” di Polla che effettua tale screening da tempo. Ne abbiamo parlato con il dottore Teodoro Stoduto, primario del reparto di Pediatria.
“Il macchinario per eseguire gli screening audiologici nel nostro presidio c’è da tempo ormai – afferma Stoduto -. Abbiamo sempre eseguito questo screening a tutti i bambini nati all’ospedale di Polla negli ultimi 10 anni, controllo che ‘passa dalle mie mani’, e siamo stati all’avanguardia in questo. Basti pensare che ho effettuato negli anni centinaia di questi screening, volgarmente detti anche otoemissioni, a tutti i bambini del Vallo di Diano nati a Lagonegro e Potenza, perché lì non avevano il macchinario. Ho un registro di tutti i bambini nati in un altro Punto Nascita e a cui abbiamo effettuato le otoemissioni. Sono stati consegnati nuovi apparecchi perché quelli già in dotazione sono vecchi, probabilmente verrà sostituito in futuro anche il nostro con un macchinario che farà anche un’indagine più sofisticata denominata ABR, prestazione che fino ad ora rientrava esclusivamente tra le mansioni dell’otorino. Nel progetto ‘I primi mille giorni di vita’ rientrano molti controlli, non solo quello audiologico. Purtroppo si guarda all’ospedale di Polla solo per le cose negative e forse è anche colpa nostra che non sappiamo valorizzare ciò che abbiamo”.
“La Regione Campania a livello di screening è molto sottostimata ma all’ospedale di Polla siamo avanti per quanto riguarda lo screening metabolico, anche rispetto a regioni del Nord Italia. Lo screening metabolico che effettuiamo, infatti, è per 56 malattie metaboliche che vengono controllate a tutti i bambini che nascono a Polla e poi mandiamo i test all’Istituto Ceinge del Secondo Policlinico di Napoli. Dobbiamo prenderci il merito per ciò che facciamo – conclude – ed esserne orgogliosi”.
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