La Val d’Agri è ormai da giorni nell’occhio del ciclone. Tanto da richiamare circa 50 tra parlamentari nazionali ed europei e consiglieri regionali, oltre che numerosi attivisti lucani, campani e pugliesi del Movimento 5 Stelle, ieri pomeriggio, a manifestare a gran voce alle porte del Centro Oli Eni di Viggiano.
Due i filoni d’inchiesta messi in moto dalla Procura di Potenza. Quello sugli illeciti nella gestione dei rifiuti al COVA Eni di Viggiano, che ha condotto a 5 arresti e 37 indagati, e l’altro che insiste sull’iter che ha portato all’autorizzazione dell’impianto Terra Rossa della Total a Corleto Perticara e che vede all’attivo un arresto e 23 indagati, tra cui Gianluca Gemelli, compagno dell’ex ministro allo Sviluppo economico Federica Guidi.
Inquinamento, salute, sviluppo delle energie alternative e svariati attacchi al Governo Renzi hanno tenuto banco per molte ore sul palco pentastellato, mentre a Palazzo Chigi era in corso l’interrogatorio al ministro Maria Elena Boschi, quale persona informata sui fatti, da parte del pm titolare dell’inchiesta. A chiudere la serata il collegamento in diretta televisiva con lo studio di “Piazza Pulita” su La7 nel corso della puntata dal titolo “Amaro lucano“.
A portare il proprio sostegno alla gente della Val d’Agri anche il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, Alessandro Di Battista, Roberto Fico, Paola Taverna, Mirella Liuzzi e Andrea Cioffi.
“Questo, prima ancora che essere uno scandalo giudiziario, è uno scandalo politico. – ha dichiarato Di Maio davanti al Centro Oli – Chiediamo che si calendarizzi la mozione di sfiducia per il Governo al Senato. Oggi siamo riusciti a portare qui, al centro di Trivellopoli, tutte le tv nazionali e tanti cittadini. Dobbiamo continuare a farlo, qui e a Tempa Rossa“.
Ai nostri microfoni i protagonisti della giornata.
– Chiara Di Miele –
[fbvideo link=”https://www.facebook.com/ondanews.it/videos/579644018879985/” width=”500″ height=”400″ onlyvideo=”1″]
Circa tremila persone hanno letto questo articolo. Tremila sono tanti, ma ancora pochi rispetto alla problematica trattata. Recuperiamo al Referendum andando a votare in massa PER IL “SI” in modo che gli GLI SCHIFOSI CORROTTI (P.e R. che si portano in giro, stampato, sulle facce di culo, un sorriso beffardo che sa soprattutto di arroganza e strafottenza) capiscano che stanno rischiando molto.
Non portiamo il cervello all’ammasso! Diamo forza a chi non approfitta delle cariche che ricopre per arricchirsi spudoratamente (oltre a fare gli altri porci comodi) sulla salute della nostra gente, sulle bellezze, sulle vere ricchezze delle nostre terre.
Che non ci siano riguardi e giri di parole per tenere ancora “in vita” certe scialbe figure. Che vengano spogliate di ogni carica e bene e sbattute in galera od a casa.
Mario
Ma che bravi questi valorosi grillini, guerrieri impavidi contro trivelle e petrolieri. In pullman di primo mattino, qualcosa tra la gita e la vacanza-premio in Val d’Agri, a cantarle per rime e versi all’abusivo di Roma e ai suoi compagni di merenda. Rappresentano 8.689.458 di voti ricevuti alle politiche del 25 febbraio 2013. Dovevano aprire il parlamento come una scatoletta e invece hanno versato l’olio e hanno fatto andare a male il tonno. Non bastavano le macchiette, i nani, le ballerine, i cappi e le scope del Carroccio, ora ci sono loro anche con il mio voto, i rappresentanti della “terza” repubblica, populisti portabandiera dei cliccatori. Che ancora non hanno capito perché sono al parlamento e ammazzano il tempo a botta di mozioni di sfiducia. Troppi giovani per essere SCHIFOSI CORROTTI, però sono sulla buona strada…