Scatta il 17 giugno (non il 16, perché è domenica) il termine per i contribuenti per pagare l’acconto di Imu e Tasi.
Il saldo è previsto il 16 dicembre. La cifra da pagare, in linea di massima, sarà uguale a quella dell’anno scorso: il 50% dell’acconto sul totale è infatti calcolata sui 12 mesi dell’anno precedente. È possibile anche pagare tutto in un’unica rata, sempre il 17 giugno (nel caso di cambiamenti, sarà chiesto un conguaglio).
Il Tributo per i servizi indivisibili (Tasi) è stata introdotta dal 2014 e serve per finanziare i servizi dei Municipi, dalla manutenzione delle strade all’illuminazione pubblica. L’aliquota può cambiare a seconda del Comune di residenza. In caso di immobile in affitto, la Tasi è dovuta dal proprietario (nella misura indicata dal Comune) se l’affittuario ha anche la residenza nella casa in questione; nel caso l’inquilino non abbia la residenza, invece, è lui a dover versare una quota che va dal 10% al 30% a seconda di quanto deliberato dal Comune. Per gli immobili a canone concordato c’è uno sconto del 25%.
Il versamento viene effettuato solo con F24 (anche tramite home banking) e bollettino postale centralizzato.
L’Imposta municipale unica (Imu) è un contributo di tipo patrimoniale, si applica dunque sugli immobili che ciascun cittadino possiede. Dal 2014, l’Imu non è più dovuta sulla prima casa, ad eccezione di quelle di lusso, sui fabbricati rurali strumentali e sui terreni nei Comuni montani.
Paga, invece, chi ha seconde (o più) case, terreni agricoli, immobili commerciali, negozi, aree edificabili, ecc. Il pagamento si effettua con bollettino di conto corrente postale o con modello F24 (anche tramite servizi di home banking).
[button link=”https://www.ondanews.it/category/rubriche/la-rubrica-del-consulente/” size=”small” color=”red”]Vai alla RUBRICA DEL CONSULENTE – a cura dello Studio Viglione Libretti –[/button]
[box type=”info”]PUBBLIREDAZIONALE[/box]