
La nave Aita Mari, della Ong Salvamento Maritimo Humanitario, che ha raccolto nei giorni scorsi al largo dell’isola di Lampedusa 172 migranti, è arrivata stamane al Porto di Salerno.
Sul molo era pronta ad accoglierli la macchina dell’accoglienza predisposta dalla Prefettura. Presenti circa 50 minori non accompagnati oltre a uomini, donne e a due neonati. Le operazioni di sbarco non hanno registrano complicazioni.
Sarebbero tutti in buona salute e negativi al Covid. I naufraghi provengono dall’area subsahariana. La macchina organizzativa è coordinata dalla Prefettura di Salerno che nei giorni scorsi si è attivata celermente per la gestione dello sbarco. I migranti saranno portati in un centro di Via Carrari e poi smistati nelle strutture della provincia di Salerno.
Presenti, fra gli altri, il Prefetto Francesco Russo e l’Arcivescovo Monsignor Andrea Bellandi. Operative le associazioni, i volontari, la Protezione civile comunale, le Forze dell’Ordine.
Le operazioni di accoglienza sono state ad opera dei volontari del Comitato di Salerno della Croce Rossa Italiana. In affiancamento all’Asl Salerno, i volontari della CRI hanno allestito le tensostrutture e gestito in loco tutta la parte di supporto sanitario, con la collaborazione dalla Protezione Civile regionale per quanto attiene alla logistica. Come primissima accoglienza, superata la fase della valutazione dello stato di salute, i migranti sono stati accolti e rifocillati, come ormai accade dal 2014, nella sede della Croce Rossa Italiana – Comitato Nazionale in via dei Carrari ad opera del personale dipendente CRI coordinato dalla responsabile Daniela Volpe e volontari CRI del Comitato di Salerno coordinati dal Presidente Taurone.
Alle attività di prima accoglienza hanno preso parte i volontari del Nucleo di Protezione Civile del Comune di Salerno, diretti dalla coordinatrice Gina Bassanini, e dal personale di altre associazioni, tra cui la Croce Bianca di Salerno.
Non sono mancate le polemiche da parte del comandante della ONG Salvamento Humanitario per la decisione del Governo italiano di ritardare di qualche l’approdo.
“Le autorità italiane ritardano il nostro ingresso nel porto di Salerno, il che rappresenta una sofferenza inutile per coloro che stanno per mesi di dura rotta migratoria” ha riferito in un messaggio sui social il capitano Simon Vidal.