Ripristinare il servizio del Saut di Casaletto Spartano con la presenza del personale medico anche nella fascia oraria notturna. Lo chiedono a gran voce i cittadini del comune dell’entroterra cilentano, da anni in attesa di risposte da parte dell’Asl.
Di questo e degli step che hanno portato al ridimensionamento del presidio di emergenza-urgenza, si è parlato nell’oratorio San Giovanni nel corso di un incontro organizzato da Cittadinanzattiva e dal Comitato Pro-saut. Al dibattito erano presenti Lorenzo Latella, segretario regionale Cittadinanzattiva, Vincenzo Lovisi, segretario Cittadinanzattiva Golfo di Policastro e Nicola Iudici, Comitato Pro-Saut.
Nel 2014 un provvedimento a firma dell’allora direttore generale dell’Asl Salerno Antonio Squillante, relativo al “Piano per la riorganizzazione della rete per l’emergenza Asl Salerno”, penalizza la dotazione organica del personale del Saut di Casaletto con la presenza del medico solo dalle 8.00 alle 20.00 e non negli orari notturni. Tra le motivazioni date da Squillante le poche prestazioni notturne sul territorio, che non giustificavano ai suoi occhi la spesa del medico 24/24h e la presenza del Saut.
La funzione del presidio d’emergenza nel territorio di Casaletto è invece di fondamentale importanza. Il Comune collinare dista oltre 20 chilometri da Sapri ed è composto in gran parte da contrade che gravitano nello stesso Comune e che sono molto distanti dal borgo. La situazione viaria, inoltre, è precaria e la presenza dell’ambulanza medicalizzata di notte è vitale per la popolazione dell’entroterra del basso Cilento.
“Aspettiamo di essere convocati dal nuovo commissario straordinario dell’Asl Salerno – ha spiegato il segretario regionale Latella – Con Antonio Giordano (trasferito da pochi giorni all’azienda sanitaria due dei colli di Napoli) avevamo avviato un discorso che ci aveva già dato esiti positivi. Anche al commissario ribadiremo la necessità del decreto di ripristino del Saut per garantire sanità e salute, diritti fondamentali per questa popolazione. Casaletto è il Comune più isolato del Distretto e avrà quello che gli spetta”.
A sostegno di ciò sono state raccolte oltre 700 firme ed è già pronta una relazione, prodotta da un funzionario dell’Asl, nella quale sono state messe nero su bianco le criticità del territorio. Qualora l’istanza non venisse accolta, Cittadinanzattiva, comitato Pro-saut e amministrazione comunale sono pronti per passare al piano B.
– Marianna Vallone –