Lettera aperta di Roberta Oricchio alla redazione
Preg.ma redazione di Ondanews.it,
Vi scrivo per segnalarvi una notizia triste, un fatto molto grave accaduto accaduto nella mia città, Agropoli, affinché possiate sensibilizzare le persone con la vostra eccellente informazione di qualità. Nei giorni scorsi è morta la signora Magda, mamma di Sara, una ragazza con bisogni psichici speciali molto conosciuta ad Agropoli ma da sempre ignorata o derisa da tanta, troppa gente. La signora Magda se n’è andata nella solitudine e nell’indifferenza più totali lasciando Sara sola in questo meschino ed infame mondo.
Conosco Sara e la buonanima della sua mamma da tanti anni, quando ero più giovane insieme a mia sorella portavamo sempre Sara con noi nelle uscite coi nostri amici, la coinvolgevamo e lei si divertiva come qualsiasi ragazza della sua età. Fino a poco tempo fa sentivo periodicamente sua mamma a telefono per assicurarmi che stesse bene e non mi ha mai, mai, mai detto di essere in difficoltà soprattutto economiche. Questa Donna dalla dignità immensa è morta di stenti ed io non riesco a perdonarmelo. Fino a qualche giorno fa ho incontrato Sara in giro, mi chiedeva spesso di andare a prendere qualcosa al bar oppure la invitavo io, sapendo che è golosa di cornetti e cappuccino mi faceva piacere renderla felice per cinque minuti al giorno in una vita, la sua, fatta di solitudine, indifferenza e spesso derisioni.
Sara veniva spesso presa in giro ed io l’ho sempre difesa, aiutata e trattata alla pari come faccio con tutte le persone sfortunate senza mai farle sentire diverse, sotto gli sguardi talvolta beffardi ed altre volte schifati della sedicente “Agropoli bene”, gente di m…a che evito come la peste accuratamente. A questa gentucola chiedo gentilmente di ignorarmi quando mi vede al bar, in piazza ed in ogni altro luogo con i miei amici speciali come hanno sempre ignorato Sara e tutti gli altri nella sua situazione, invece di fissare, curiosare e sputare fango, cattiverie, insulti e derisioni. Piuttosto, guardatevi intorno e chiedetevi se la vostra esistenza può essere resa meno vuota e miserabile da una buona azione invece di peggiorarvi col vostro atteggiamento di medievale e buia ignoranza.
Così, nell’indifferenza collettiva ed istituzionale, se ne va una mamma e resta sola una figlia bisognosa di cure, amore ed attenzione. Io continuerò a non far mancare la mia presenza nella vita di Sara e vi invito a fare altrettanto, basta poco per cambiare la vita di una persona e non per forza occorre denaro, a volte anche una visita, un abbraccio, una parola di tenero conforto può fare la differenza. Non siamo riusciti a salvare la vita di sua mamma, almeno non abbandoniamo Sara! Rendiamo meno dolorosa la sua esistenza, facciamolo anche in nome di sua mamma affinché possa riposare in pace sapendo che sua figlia non è sola.
Che la terra ti sia lieve, Magda.
– Roberta Oricchio –