A Sapri anche la Chiesa è scesa in piazza per scongiurare la chiusura del Punto Nascita dell’ospedale “dell’Immacolata”. Lo ha fatto con una fiaccolata che ieri sera, partita dalla Chiesa Madre di Piazza Plebiscito, ha attraversato gran parte del paese per giungere alla Cappella del nosocomio. Un momento importante di preghiera voluto dal cappellano dell’ospedale, don Pasquale Pellegrino, che ha chiamato a raccolta centinaia di persone pronte a lottare per la difesa del diritto alla salute.
La scelta di don Pasquale di organizzare la fiaccolata a ridosso della festività dell’Immacolata non è stata casuale. “L’ospedale di Sapri è intitolato all’Immacolata Concezione e noi per prepararci alla Sua festa abbiamo voluto questo momento di preghiera e di testimonianza concreta – ha detto – Anche nei momenti di difficoltà, come quello che sta vivendo il nostro nosocomio, la forza della preghiera è la nostra arma più potente“.
Ed è rimasto molto soddisfatto don Pasquale per la risposta che la comunità saprese, con la sua massiccia presenza, ha dato a questa iniziativa. “Il popolo ha partecipato con compostezza e in massa– ha dichiarato il Cappellano – Questo è segno di un vero interesse per questo luogo che rappresenta una speranza di cura, di guarigione e di futuro“.
Un ultimo pensiero l’ha rivolto proprio alla Nascita. “Maria è la donna gestante, la donna dell’attesa, perché ha atteso Gesù per nove mesi, come ogni donna, con trepidazione e gioia, paura e speranza. Chi più di Maria può comprendere il sentimento delle mamme che attendono di partorire un figlio. Allora noi ci affidiamo a lei, madre di Dio e madre nostra” ha concluso don Pasquale.
– Maria Emilia Cobucci –