“Piazzale 28 luglio 1979“. È questa la nuova denominazione del piazzale antistante l’ospedale “Immacolata” di Sapri, in ricordo di una giornata che segnò per sempre il destino del presidio ospedaliero. Da quel giorno infatti partirono ufficialmente le operazioni per la sua apertura che iniziarono nel mese di settembre.
“È stato il momento più importante della nostra storia – ha dichiarato il Sindaco di Sapri Antonio Gentile – Si è trattato della prima vera forma di democrazia partecipata per difendere il nostro diritto alla salute. Quel piazzale rappresenta un presidio permanente affinché la nostra struttura ospedaliera non venga mai toccata“.
Un pensiero pienamente condiviso da alcuni rappresentanti dello storico Comitato di Lotta presenti all’intitolazione che hanno ricordato con fierezza una lunga battaglia partita dal popolo e durata 10 mesi. Nei loro racconti non poteva mancare il ricordo di don Giovannino Iantorno che nonostante il suo ruolo si fece promotore di tale battaglia.
“Ricordo con apprensione quella giornata – ha dichiarato Maria Iantorno, sorella di don Giovannino – Noi non eravamo presenti ma ci informavamo costantemente su cosa stesse accadendo. Mio fratello però ha pagato a caro prezzo la sua esposizione e la Curia non gli fu molto vicina“.
L’intitolazione del piazzale è stata il prologo della nona edizione del premio “Don Giovannino Iantorno” che quest’anno è stato consegnato al Vicario episcopale dell’Arcidiocesi di Napoli don Tonino Palmese. Impegnato da anni al fianco dei familiari delle vittime della criminalità organizzata, don Tonino Palmese è sempre pronto ad ascoltare i più bisognosi ma soprattutto i giovani in difficoltà. “Ricevere questo premio mi inorgoglisce – dichiara – perché ritengo che don Giovannino Iantorno fosse un prete capace di mettersi in contrapposizione con le strutture dello Stato. Attraverso la sue battaglie ha ribadito che il ruolo di un prete non è orientare le anime verso il cielo ma orientare l’esistenza verso la felicità“.
Presente alla consegna del Premio anche l’avvocato Franco Maldonato che con il suo libro “La Rivolta di Sapri” ha descritto una delle vicende più importanti per la cittadina cilentana.
– Maria Emilia Cobucci –