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Sant’Arsenio, Pica traccia un resoconto e denuncia un esposto anonimo con firma falsa di un assessore

Annamaria Lotierzo 20 Gennaio 2020

Ha avuto luogo ieri a Sant’Arsenio l’incontro con la cittadinanza per fare un resoconto sui primi due anni e mezzo dell’Amministrazione Pica. Nella gremita sala del Teatro comunale “Giuseppe Amabile”, il primo cittadino Donato Pica insieme alla sua squadra composta da Rosario Capozzolo, Luigi Biscotti, Angelo Raia, Elisabetta D’Elia e Rosanna Pistone ha voluto fare il punto della situazione mettendo al corrente i cittadini dello stato attuale dell’azione amministrativa.

“Il nostro invito cade in un momento particolare della vita amministrativa di Sant’Arsenio e abbiamo voluto in qualche modo anticipare un appuntamento già programmato – commenta Pica – Volevamo affidare ad una pubblicazione scritta il resoconto della prima metà della legislatura. In noi è presente soprattutto una preoccupazione che è quella di rispettare i cittadini e gli elettori. Abbiamo assunto un impegno pubblicamente e vogliamo portarlo avanti con senso di responsabilità e con estrema serietà. L’obiettivo di questo martellamento demolitorio che viene da più parti è quello di far stancare qualcuno in maniera tale che questa Amministrazione cada. Le sorti del nostro paese sono state calpestate per il disastro che si è perpetrato in questi anni”.

Dura la reazione del sindaco verso chi ha attaccato negli ultimi tempi il gruppo con manifesti, lettere aperte, raccolta firme per la sfiducia e denunce in sede penale. Come raccontato pochi giorni fa presso la Stazione dei Carabinieri di Polla è arrivata una lettera anonima con firma apocrifa e hanno utilizzato il nome dell’assessore Angelo Raia. La notte scorsa qualcuno ha fatto girare un manifesto dove si chiede al sindaco di dimettersi “per manifesta incapacità amministrativa”. Pica non ha risparmiato neanche i “soloni dei social” che attaccano l’operato ma che “non capiscono niente di pubblica amministrazione”.

“Un tempo Sant’Arsenio era portata ad esempio dappertutto, oggi ridono – continua –. Abbiamo lottato e abbiamo lavorato duramente per costruire un clima di serenità e concordia. Il monito che vogliamo scaturisca è quello di riflettere su quello che stiamo facendo. Ci può stare il pettegolezzo, però chi riveste una funzione pubblica ed è consigliere comunale ha il dovere di recarsi sul Comune per informarsi e lavorare insieme agli altri. La battaglia è contro le persone, c’è un odio atavico che dobbiamo eliminare. Si va avanti per antipatie e simpatie, chi riveste una funzione pubblica questi rancori li deve lasciare da parte. Amministrare significa saper fare squadra e saper coesistere con le mentalità degli altri. Invito l’anonimo estensore a confrontarsi sui singoli argomenti”.

Pica ha difeso con forza il suo operato e quello dei suoi consiglieri e degli assessori. Ha poi parlato della situazione che ha trovato dopo il suo insediamento, del ruolo che il paese ha all’interno degli Enti comprensoriali, delle opere realizzate, di tutti i finanziamenti ottenuti e dei progetti in cantiere.

– Annamaria Lotierzo –

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