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Sant’Arsenio: il Museo Naturalistico di Corleto Monforte arriva alla Banca Monte Pruno

Chiara Di Miele 10 Dicembre 2016

Oltre 20mila esemplari di insetti, circa 1000 esemplari di crostacei del Mediterraneo, più di 550 specie europee di uccelli e 60 specie di mammiferi, oltre a rettili e anfibi. Sono questi i numeri del Museo Naturalistico di Corleto Monforte che, da ieri sera, ha una sezione anche nel Vallo di Diano, all’interno della Sala Esposizioni della Banca Monte Pruno a Sant’Arsenio.

Questo importante patrimonio scientifico e culturale, fatto di specie rare o addirittura estinte, è stato presentato al pubblico nella Sala Cultura dell’istituto di credito nel corso di un incontro moderato da Antonio Mastrandrea, Responsabile Comunicazione della Banca. Dopo i saluti del sindaco di Corleto Monforte Antonio Sicilia e di Nicola Auricchio, presidente della Fondazione I.RI.DI.A., sono intervenuti il Direttore Generale della Banca Monte Pruno Michele Albanese e Camillo Pignataro, curatore, conservatore e direttore scientifico del Museo Naturalistico. “Sono trascorsi 20 anni dall’inaugurazione del Museo – ha affermato il Direttore Albanese – e nel tempo è diventato una realtà invidiata da tutta Italia. Purtroppo queste sono realtà non valorizzate perchè fanno parte di un piccolo entroterra salernitano, in cui tanti sono i problemi da affrontare. Oggi però portiamo in questo territorio un pezzo importante degli Alburni oltre a personalità di alto spessore professionale, sociale e umano“.

Camillo Pignataro ha spiegato com’è nata, fin da piccolo, la sua passione per gli animali recuperati e la successiva collezione trasformatasi poi in un vero e proprio museo. “Ho iniziato per gioco – ha raccontato – quando avevo 12 anni. Man mano ho recuperato del materiale, allora non c’erano i libri illustrati. Andavo dai cacciatori, dalle uccellerie, dalle armerie e nel corso degli anni, per raggiungere la perfezione, ho restaurato tanti esemplari, alcuni risalenti anche agli anni ’40“.

Le conclusioni dell’incontro sono state affidate a Tommaso Pellegrino, Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, che proprio su un lavoro di sinergia tra l’Ente da lui presieduto e il Museo di Corleto ha cercato di dare delle risposte concrete. “Si tratta di una realtà di grande valore – ha dichiarato Pellegrino – e con il Parco individueremo il percorso che darà la giusta dimensione al Museo Naturalistico. Oggi bisogna pensare a come valorizzarlo al meglio e, anche in maniera itinerante, farlo conoscere su tutto il territorio, avvicinando i più piccoli“.

– Chiara Di Miele –

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