Si è tenuto ieri pomeriggio a Sant’Arsenio, presso il Salone Parrocchiale S. Maria Maggiore, l’incontro “Settimana Sociale, Quale lavoro per quali giovani”. L’iniziativa ha inteso porre l’attenzione su di un tema, il lavoro, già oggetto della Settimana Sociale, tenutasi lo scorso ottobre a Cagliari.
Dopo i saluti di Olga Manolio, Presidente Azione Cattolica Diocesana, e di S.E. Mons. Antonio De Luca, Vescovo della Diocesi Teggiano-Policastro, sono seguiti gli interventi di Maria Rosaria Soldi, Direttore Confcooperative e Presidente Aazione Cattolica Diocesi di Napoli, e di Nicola Campanile, incaricato regionale Movimento Lavoratori di Azione Cattolica. L’incontro è stato moderato da don Vincenzo Gallo. Presente, tra il pubblico, anche il sindaco Donato Pica.
“Il tema scelto ci mostra quel forte impegno ecclesiale che ci coinvolge –ha dichiarato Maria Rosaria Soldi- e che coinvolge il mondo ecclesiale, le autorità e i soggetti imprenditoriali che si ispirano alla dottrina sociale della Chiesa”.
“Lo strumento che può rappresentare una risposta al lavoro di dignità, che valorizza il territorio, e che può consentire di unire i valori che ci vengono continuamente ricordati dalla Chiesa è l’impresa cooperativa. –conclude la Soldi- Le Cooperative sono sistemi imprenditoriali presenti in ogni settore dell’economia, nascono dall’idea di più persone che si mettono insieme per realizzare un unico progetto. Si stanno sviluppando le Cooperative di Comunità finalizzate a valorizzare le aree interne”.
“Il lavoro dà dignità, ce lo potranno anche togliere, – ha affermato Nicola Campanile- ma ci sono cose che non ci toglieranno mai, l’agricoltura, la bellezza dei nostri territori, il patrimonio archeologico, che sono aspetti su cui bisogna investire. Senza formazione non si va da nessuna parte”.
“Questa tematica è una sfida – ha dichiarato Mons. De Luca – Se vogliamo un futuro dobbiamo lavorare sugli adulti. Il vero problema sono loro. Ci dobbiamo fare da parte altrimenti i giovani non diventeranno mai protagonisti, resteranno sempre nell’angolo“.
– Miriam Mangieri –