“Un bilancio in equilibrio totale, anzi con un avanzo di amministrazione e con tutti gli indicatori positivi tranne per la voce residui attivi”, ha dichiarato il sindaco di San Pietro al Tanagro, Domenico Quaranta, nel corso del Consiglio comunale che si è svolto ieri, in seconda convocazione, nella sala consiliare.
Un rendiconto di gestione per l’esercizio finanziario 2016 che apre il dibattito sulla necessità di mettere in campo una serie di azioni per recuperare i crediti del comune.
“Mezzo milione di euro da incassare, occorre sanare”, ha incalzato Giovanni Graziano, capogruppo dell’opposizione con la lista Noi San Pietro, ma dalla maggioranza la conferma che è in fase di bozza una determina per affidare la riscossione dei crediti ad una società.
“Le voci di bilancio pari a zero danno idea di immobilismo”, ha dichiarato il consigliere Piera Aromando, che ha chiesto più investimenti sui giovani, sulla formazione e sul futuro.
Dal primo cittadino Quaranta arriva la proposta di un atto deliberativo, approvato dalla maggioranza e bocciato dai tre consiglieri di minoranza, da inviare alla Presidenza del Consiglio e al Ministero dell’Economia e Finanzia per chiedere “l’abbassamento delle aliquote Iva dal 22% e 10% al 4% sulle utenze relative alla prima casa, ed eliminazione dell’imposta Iva su imponibile che è comprensivo di altre imposte”, un’azione che al momento sta coinvolgendo diversi comuni d’Italia e che Quaranta si auspica possa essere di esempio anche per gli altri sindaci del comprensorio.
A coordinare i lavori del consiglio comunale il neo segretario Fabio Fariello, che subentra a Maria Califano. All’ordine del giorno ieri anche la variazione e integrazione al programma triennale di opere pubbliche.
– Tania Tamburro –