Morto a causa di un infarto dopo una lite con gli agenti penitenziari. E’ quanto successo a maggio dello scorso anno nella Casa Circondariale di Fuorni.
Il detenuto, infatti, sarebbe stato colto da un infarto dopo aver aggredito con un coltello rudimentale uno dei due poliziotti intervenuti. Entrambi sono poi finiti in ospedale: il primo è deceduto poco dopo, il secondo con un trauma cranico.
Sul decesso, subito dopo venne aperta un’indagine da parte della magistratura nei confronti di due agenti per omicidio preterintenzionale.
Come riporta “Il Mattino”, dopo i dovuti accertamenti il Gip ha chiesto l’archiviazione del caso.
L’esame autoptico ha confermato che l’uomo è morto per una cardiopatia, patologia di cui soffriva, ma le perizie eseguite confliggono sulla causa scatenante dell’evento, infatti secondo la Procura non ci sarebbe alcuna correlazione tra la colluttazione ed il decesso mentre per la difesa della vittima pare sia stata la modalità del conflitto a causare un’alterazione dello stato di salute dell’uomo fino al decesso: l’avvocato ha quindi presentato opposizione alla richiesta di archiviazione.
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