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Salernitana. Presentato il nuovo allenatore Pasquale Marino: “La squadra deve lottare fino all’ultimo minuto”

Zenda Cimino 11 Aprile 2025

Si è tenuta oggi allo Stadio Arechi a Salerno la conferenza stampa di presentazione del nuovo allenatore della Salernitana, il mister Pasquale Marino, accompagnato per l’occasione dal direttore sportivo Marco Valentini.

Il nuovo tecnico è stato chiamato in campo per tentare di risollevare la squadra dopo l’esonero dell’ex allenatore Roberto Breda “venuto in soccorso della sua squadra del cuore in un momento di difficoltà, sistemandola”, come sottolineato da Valentini che ha ribadito nel corso della conferenza le motivazioni che hanno indotto a questa scelta che “dipendono da una valutazione complessiva del lavoro fatto dalla precedente gestione, che abbiamo ritenuto non completo. La squadra aveva raggiunto un ottimo equilibrio difensivo ma mancava il completamento per fare un percorso di crescita totale attraverso lo sviluppo della fase offensiva. Nelle ultime partite mancava qualcosa nel reparto avanzato: siccome il mantra di tutta la società è sempre stato quello di fare tutto il possibile per salvare questa squadra, abbiamo ritenuto che servisse un allenatore che completasse questo percorso”.

La scelta è dunque ricaduta su Marino che “ha una carriera molto lunga alle spalle, – ha ribadito Valentini – è un allenatore completo che ha la sua storia importante”.

Marino, infatti, è stato chiamato domenica mattina proprio dal direttore sportivo: dopo la prima telefonata si è preso un po’ di tempo per fare le sue valutazioni, poi è stato trovato un accordo economico.

“Tutto questo è stato discusso con la società, la proprietà e l’Amministratore delegato e hanno condiviso tutti i passaggi della scelta del nuovo allenatore – ha specificato Valentini -. C’è sempre un confronto costante e continuo. Io sono convinto che il campionato della Salernitana si giocherà nel mese di aprile. Ho sempre pensato che bisognava arrivare in corsa l’ultimo mese, credo che lo siamo pienamente. Faremo tutti il massimo per far sì che la Salernitana si salvi”.

“Quando si attraversano momenti come questi – ha affermato il neo allenatore – è ovvio che le difficoltà psicologiche ci sono, per cui il lavoro maggiore va fatto sulla testa. I ragazzi sono consapevoli del momento, devono giocare in maniera serena per proporre un calcio propositivo. Dal punto di vista fisico la squadra è in ottime condizioni. Dobbiamo pensare ad una gara per volta ed essere con la testa solo nella partita con il Südtirol. Dobbiamo avere un approccio corretto, i numeri contano poco altrimenti. In questi giorni abbiamo provato più soluzioni, domani vedremo come iniziare. Bisogna trovare equilibri giusti, attaccare insieme e con ordine senza lasciare campo alle ripartenze di un avversario che si difende bene e sa partire a campo aperto attaccando bene gli spazi. Mi aspetto una gara difficile, fisica e intensa perché il Südtirol è un avversario ostico”.

Il trainer si è così imposto di cercare certezze nell’immediato per affrontare questo ultimo scorcio di campionato al meglio.

“Quando ti telefona una squadra come la Salernitana devi per forza prendere in considerazione l’opportunità – ha affermato spiegando le motivazioni che hanno portato ad accettare il contratto con la Salernitana -. Sono un uomo del Sud che vive di passione e di calcio, conosco bene la passione del pubblico di Salerno. Dopo la chiamata del direttore mi sono preso un attimo per pensarci e ho visto calendario, caratteristiche dei giocatori e altre cose. Quando ho visto l’organico ho accettato subito perché reputo che questa squadra non sia inferiore alle altre che lottano per lo stesso obiettivo. Allenare in questa piazza è un grande stimolo, l’ho sfiorata una ventina di anni fa, sono qui perché ci credo. Mi è stata proposta l’opzione in caso di salvezza ma ho rifiutato perché voglio prima ottenere l’obiettivo e poi discutere del futuro. Se uno si trova bene, l’accordo c’è in automatico. Ora dobbiamo portare la nave in porto”.

Il mister ha quindi concluso: “Partire bene darebbe una spinta mentale non indifferente, questa squadra deve lottare fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata. In ogni partita bisogna cercare di ottenere il massimo. La squadra ha bisogno dell’incoraggiamento dei tifosi, nel momento di difficoltà bisogna stringersi: è tempo di stare uniti e compatti per riuscire nell’obiettivo. Sono sicuro che i tifosi ci trascineranno, c’è bisogno di tutte le componenti per il bene della Salernitana”.

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