Il punto di vista di Colombina Marino, manager del Magic Hotel di Atena Lucana, in merito al coprifuoco che da ieri sera vige in tutta la Campania. Attività chiuse dalle 23 alle 5 di ogni giorno e avventori a casa entro le 23.30. Questo quanto stabilito dall’ultima ordinanza emanata dal Presidente della Regione, Vincenzo De Luca.
Il coprifuoco, a mio avviso, è anticostituzionale non a caso l’art. 3 della Costituzione prevede quanto segue:“E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Non siamo in guerra ove il coprifuoco era previsto per la tutela dei cittadini, la cui vita era messa in pericolo da bombardamenti.
Oggi il pericolo è diverso, sta nella possibilità di essere contagiati da questo maledetto nemico invisibile che è il Covid, che credo nessuno di noi cerca o vuole prendersi. Si, certo, è mancato il buon senso all’indomani della riapertura delle attività, in particolar modo in estate.
Ero già molto preoccupata ad agosto perché pensavo ad ottobre e a cosa sarebbe accaduto dopo che masse di persone si stavano spostando da nord a sud di continuo e da sud a nord. Ma il problema non era tanto lo spostamento quanto l’inosservanza delle linee guida che ci sono state giustamente imposte, per evitare un nuovo tracollo, che questa volta sarà ingestibile se non vi è un piano economico d’emergenza immediato ed effettivo. Il buon senso purtroppo è mancato a tantissimi che ancora oggi pensano che sia tutto una montatura. Tutti noi vorremo e avremmo voluto capirci di più, ma la cosa più importante durante questa pandemia era ed è il distanziamento sociale, l’utilizzo delle mascherine e l’igiene delle mani. Non ci è stato chiesto la luna, ma solo il rispetto di queste 3 regole. Se tutti fossimo stati più rigorosi, non ci saremmo trovati di nuovo in questa situazione di ansia, angoscia ed incertezza per il nostro futuro e per la nostra salute.
Il nostro Stato, il nostro governatore vogliono far ricadere tutta la colpa sul popolo per quello che sta accadendo, comodo, facile!! Credo che buona parte della colpa se la devono prendere anche loro, non si può dare il “liberi tutti” e poi non vigilare, controllare, richiamare al rispetto delle leggi .
Tutta questa pandemia non è una situazione di facile gestione ma tante sono le cose che fin da subito, se gestite diversamente, non avrebbero di certo portato nuovamente a questo nuovo disastro.
Ogni nuovo DPCM, ogni nuova ordinanza hanno creato solo nuova confusione. Partiamo dalla restrizione che vede l’orario dell’asporto portato alle 21.00. Ma se la maggior parte delle persone lavora fino alle 20.30/21.00, imponendo le 21.00 come orario limite si toglie alle attività la possibilità di poter usufruire di una parte di incasso legato all’asporto. Ma non è solo questo, perché la poca chiarezza e le continue modifiche hanno addirittura portato alcune persone a pensare che i ristoranti e le pizzerie chiudessero a quell’ora.
Siamo stati sempre visti e continuiamo ad essere visti ed additati come il luogo in cui la possibilità di contagio è la più alta in assoluto. Per questo motivo con una nuova ordinanza ci hanno tolto anche la possibilità di fare piccole cerimonie con un numero massimo di 30 persone. Ma non è una contraddizione poter ospitare in una sala in base alla sua capacità su tavoli da massimo 6 posti anche più di 30 persone e non dare poi la possibilità di poter condividere in questo luogo, ove vengono garantite le distanze e quanto previsto dalle norme anti-contagio, un momento di festa? Non diventa di più difficile gestione e controllo la festa dentro casa? Perché se anche questa possibilità è stata disciplinata e bandita, ma veramente pensate che le persone non si vedano o non si riuniscano dentro casa?!
Altra beffa fattaci!! Io una domanda ai signori governatori la vorrei porre:“Ci fate capire come dobbiamo arrivare a fine mese, pagare gli stipendi dei nostri dipendenti, i nostri fornitori, le utenze e le tasse?!”
Certo, la salute viene prima di tutto, ma avete avuto 6 mesi a vostra disposizione per pensare, programmare e soprattutto investire in modo coscienzioso il denaro pubblico, per non farci trovare in questo nuovo cataclisma. Noi all’indomani della riapertura abbiamo ottemperato a tutto ciò che ci è stato imposto, ci siamo rialzati perché siamo abituati a lavorare duro e perché non potevamo vedere vanificati i sacrifici dei nostri genitori. Ma questa seconda volta la vedo davvero dura.
Prima di imporre coprifuoco, limitazioni, chiusure avete il dovere di presentarci un piano economico d’emergenza che riesca a far fronte alle perdite che dovremo affrontare. Non esiste una via alternativa se non volete vedere un’intera nazione fallire! Perciò quando dite che saprete come ristorarci, cosa intendete?
Noi tutti siamo pronti a lottare per il futuro dei nostri figli, della nostra nazione, ma per fare ciò abbiamo bisogno di essere ascoltati e di non essere solo additati e visti come il luogo del contagio!!! Perché poi il virus, cosa strana, di mattina nelle metrò superaffollate non circola, ma guarda caso dalle 18 in poi incomincia ad uscire e a circolare sempre di più in particolar modo nei ristoranti , nelle pizzerie, nei pub, nei bar .
In questo oscuro momento siamo in tantissimi ad essere in difficoltà, perché non è solo il nostro settore, della ristorazione, della ricettività e della cerimonia in ginocchio, ma gran parte delle piccole e medie imprese, grazie ad un sistema che tutto ha fatto tranne che sostenere chi ha investito e creduto in questa nazione.
– Colombina Marino –