“Le aree della Basilicata indicate come possibili sedi di un deposito di scorie radioattive sono a bassa idoneità e quindi da escludersi in vista della valutazione definitiva“. E’ quanto dichiarato dal ministro della Salute, Roberto Speranza, di origini lucane, in merito alla proposta di Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (Cnapi) ad accogliere rifiuti radioattivi.
In Basilicata sono state individuate 5 aree potenzialmente idonee in provincia di Matera e diverse aree della provincia di Potenza che fanno parte dell’ultima categoria. Sei di queste ricadono nel comune di Genzano di Lucania.
Secondo Speranza, “la ragione principale è che le aree della Basilicata sono in zona sismica 2. Va altresì valutato che la grande parte dei rifiuti nucleari è già collocata in aree del Paese distanti dalla Basilicata“.
La Regione Basilicata ha annunciato che si opporrà con tutte le sue forze ad ogni ipotesi di ubicazione nel proprio territorio del deposito nazionale di rifiuti radioattivi. Nella consultazione pubblica prevista dopo la pubblicazione della Cnapi, la Regione presenterà una serie di osservazioni negative che in queste ore sono in corso di elaborazione.
L’intera Giunta regionale ha espresso netta contrarietà alla localizzazione del sito per lo smaltimento dei rifiuti nucleari:“Siamo fortemente contrari a questa scelta sia per oggettive ragioni tecniche in quanto non si possono allocare rifiuti nucleari in zone altamente sismiche, sia per ragioni di opportunità. La Basilicata ha già dato al Paese con i suoi giacimenti petroliferi e non possono aprirsi altre ferite che possano mettere in serio pericolo il destino di questa regione. Non si possono chiedere ulteriori sacrifici ai lucani. Per questa ragione ci opporremo con ogni mezzo a questa ipotesi, già proposta qualche anno fa e poi fallita grazie a una grande mobilitazione dei lucani. Una ipotesi, fra l’altro, emersa senza alcun coinvolgimento delle istituzioni e delle popolazioni interessate. Per scelte del genere non esistono colori politici. Aspettiamo fiduciosi anche la voce contraria del Movimento 5 Stelle, a partire dal sindaco, Domenico Bennardi, considerato che questa volta la città, già Capitale europea della cultura per il 2019, sarebbe fortemente penalizzata”.
– Chiara Di Miele –
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