Skip to content

Ondanews Cloud

Primary Menu
  • HOME
Leggi le ultime notizie su Ondanews.it

Rapporto di Legambiente sull’abusivismo edilizio. La Campania tra le cinque regioni peggiori per abbattimenti

Claudia Monaco 17 Ottobre 2023

In Calabria, Campania, Lazio, Puglia e Sicilia le demolizioni eseguite sono state solo il 15,3% dei complessivi 70.751 immobili abusivi per i quali è stato stabilito l’abbattimento da parte di 485 Comuni che hanno risposto in maniera completa al monitoraggio civico promosso da Legambiente.

In Campania , tra le prime cinque regioni per abusivismo edilizio, sono quasi 24mila gli immobili che dovrebbero essere abbattuti. In diciotto anni, dal 2004 al 2022, soltanto 3107, pari al 13,1%, sono stati buttati giù come disposto dai Comuni.

Per questo e altri motivi ancora una volta, stando ai dati di Legambiente, la Campania detiene il record negativo per numero di ordinanze emesse in rapporto alla popolazione: dal 2004 al 2022 è stata aperta una pratica per abusivismo edilizio ogni 236,6 abitanti. Secondo l’ultimo rapporto sul BES (Benessere Equo e Sostenibile) dell’Istat, secondo le stime elaborate in collaborazione con il Cresme, la situazione in Campania rimane insostenibile con 50,4 abitazioni costruite illegalmente ogni 100 realizzate nel rispetto delle regole. A scattare la fotografia è il III Report di Legambiente sull’abusivismo edilizio presentato oggi a Roma.

Quattro gli indicatori presi in considerazione dall’associazione ambientalista per il suo monitoraggio civico: trasparenza, ordinanze di demolizione e abbattimenti eseguiti, trascrizioni immobiliari nel patrimonio comunale, trasmissione alle Prefetture delle ordinanze di demolizione non eseguite. La provincia con il migliore rapporto tra ordinanze emesse ed eseguite dai Comuni del suo territorio è quella di Benevento (32%) con 462 ordinanze emesse e 148 demolizioni eseguite, segue la provincia di Avellino con 1695 ordinanze di demolizioni emesse e 516 eseguite pari al 30,4%. Salerno ha 4864 ordinanze e 686 eseguite (14,1%). Chiudono Caserta con 887 ordinanze di demolizioni e 116 eseguite (13,1%) e la provincia di Napoli con 15.727 ordinanze e solo 1641 eseguite pari al 10,4%.

Tra i capoluoghi  che hanno risposto il risultato migliore è quello di Avellino con il 39,4% con ben 400 immobili abusivi demoliti su 1016 ordinanze, quello peggiore Benevento su 15 ordinanze emesse zero eseguite. Salerno, su 1524 ordinanze, ne ha eseguite 208, pari al 13,6%.

“Un esercito di manufatti – commenta Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania – che devastano da decenni le parti più pregevoli della nostra regione, a partire dalle zone costiere, per troppo tempo favorito da una politica disattenta e da un’opinione pubblica che è stata spesso tollerante, soprattutto dove il fenomeno è più grave e diffuso. Se ciò non bastasse è abbastanza evidente come gli eventi estremi sempre più frequenti, conseguenza del cambiamento climatico, in particolare alluvioni e frane, stiano mettendo in discussione in modo inequivocabile il ‘diritto’ alla casa abusiva, costruita come e dove meglio si crede. Una regione, la Campania, che anche per l’ingerenza della camorra nel ciclo dell’edilizia avrebbe bisogno di un governo del territorio attento e lungimirante e che invece rifugge costantemente dall’obbligatorietà della pianificazione, anche ricorrendo alle tante strategie in deroga e al continuo annuncio e promessa elettorale di nuovi condoni. Una piaga non più tollerabile soprattutto per l’acuirsi dei rischi nelle zone dove si è concentrato il fenomeno, dai Campi Flegrei al Vesuvio, alla Penisola sorrentino- amalfitana, alle isole, in particolare Ischia”.

 

Continue Reading

Previous: Vip Computer di Padula presente a “Didacta Sicilia” per le ultime novità e tendenze della scuola
Next: Traffico internazionale di droga e frode fiscale, operazione della Finanza in tutta Italia. Un arresto nel Cilento

Archivi

Copyright © Onda News Srl | MoreNews by AF themes.