“Da quando sono stati istituiti i G.O.M., ovvero i Gruppi Oncologici Multidisciplinari, composti dagli specialisti che partecipano alla definizione e all’attuazione pratica del percorso diagnostico, terapeutico e riabilitativo dei pazienti oncologici per singole patologie di organo o apparato, il percorso curativo per i pazienti oncologici si è ulteriormente allungato“.
Ad affermarlo è Gaetano Biondino, delegato della CISL FP di Salerno e delegato della RSU dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Salerno.
Come spiegato da Biondino “dopo che viene diagnosticata una patologia neoplastica il paziente deve aspettare almeno un mese, se non più, per accedere all’esame istologico; successivamente, l’esito dell’indagine viene inoltrato all’oncologo e poi, con calma, si riunisce il Gruppo Oncologico Multidisciplinare. Una volta che gli specialisti hanno stabilito il percorso terapeutico indicato per il paziente, quest’ultimo dovrà attendere di essere convocato affinché gli venga comunicato l’esito del confronto e, contemporaneamente, il piano terapeutico da seguire. Infine, sempre con calma, viene informato che sarà chiamato per l’inizio del percorso terapeutico da affrontare. Insomma, il povero paziente inizia a essere sottoposto alle terapie non prima di 4/5 mesi“.
Dunque la richiesta del delegato della CISL FP è che intervenga il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in qualità di Autorità sanitaria: “Mi preme ricordare che questo calvario sanitario colpisce principalmente le fasce più deboli della popolazione che non possono permettersi di sobbarcarsi una migrazione sanitaria in altre regioni d’Italia per avere cure e prestazioni ottimali”.