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Qualità della vita per bambini, giovani e anziani. Le province di Salerno e Potenza tra le ultime in classifica

Zenda Cimino 31 Maggio 2023

E’ stata stilata da “Il Sole 24 Ore” la terza edizione della classifica inerente alla “Qualità della vita” in base a tre indici generazionali, bambini, giovani e anziani, calcolati ciascuno su 12 parametri statistici forniti da fonti certificate.

Le classifiche, pubblicate la prima volta a giugno 2021 come una tappa della storica indagine sui territori italiani più vivibili, misurano le “risposte” dei territori alle esigenze specifiche dei tre target generazionali più fragili e insieme strategici, i servizi a loro rivolti e le loro condizioni di vita e di salute. Un lavoro sperimentale, che verrà incluso nella classifica di fine anno, ancora limitato dalla carenza di dati territoriali capaci di raccontare queste specificità.

A piazzarsi ai primi posti tutte province del Centro e Nord Italia, infatti nei primi 5 posti per la qualità di vita adatta ai bambini troviamo Siena, Aosta, Ravenna, Firenze e Bologna. Agli ultimi posti Agrigento, Cosenza, Trapani, Reggio Calabria e Crotone.

Per la qualità di vita dei giovani, invece, vediamo trionfare Ravenna, Forlì-Cesena, Ferrara, Piacenza e Grosseto, mentre agli ultimi posti si piazzano Catanzaro, Roma, Napoli, Sud Sardegna e Taranto. Secondo la classifica, invece, gli anziani vivono meglio a Trento, Bolzano, Fermo, Trieste e Sondrio e peggio a Reggio Calabria, Messina, Massa-Carrara, Pistoia e Lucca.

Le province di Salerno e Potenza si classificano rispettivamente per i bambini al 91° e al 93° posto, per i giovani al 95° e all’82° posto e per gli anziani all’87° e 60° posto.

Grandi variazioni nei piazzamenti delle province, rispetto alla passata edizione, possono derivare dai cambiamenti nel panel di indicatori: ne sono stati confermati 26 su 36, dieci sono nuovi. Ad ogni parametro è stato assegnato un punteggio per ciascuna provincia da 1000 a 0. E la classifica finale è il risultato della media dei punteggi conseguiti.

Nell’indice dei bambini, quello che ha subito più modifiche, debuttano la retta media della mensa scolastica, salita del 2,14% l’ultimo anno, che pesa diversamente sul reddito medio dichiarato; la spesa pro capite dei Comuni per interventi e servizi sociali per famiglie e minori; le competenze numeriche e alfabetiche dei ragazzi di terza media, peggiorate in tutte le province italiane post pandemia.

Nella classifica dei giovani, invece, entra – tra gli altri – il trend dei residenti tra 18 e 35 anni, in aumento solo in 23 province su 107, e l’indice di soddisfazione per il proprio lavoro. Infine per misurare il benessere degli anziani, oltre ai posti letto nelle Rsa, è stato introdotto un indice della “solitudine”: l’incidenza dei nuclei unifamiliari composti da persone sole over 65 tocca il record ad Aosta, seguita da Milano (44%) e Roma (42%).

Confronta i parametri della classifica tra varie province QUI.

Qualità della vita – Bambini
Qualità della vita – Giovani
Qualità della vita – Anziani

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