La Cisl Fp Vallo di Diano interviene sull’annosa questione dei Punti Nascita che con cadenza si ripropone annualmente e lancia un appello alle istituzioni affinché trovino una soluzione duratura e possibilmente definitiva.
“E’ inconcepibile che la politica, di qualsiasi colore o bandiera, continui a fallire in un compito tanto primario: garantire la salute e i diritti della popolazione. I cittadini del Vallo di Diano non chiedono nulla di straordinario, desiderano solo vivere con serenità e felicità uno dei momenti più importanti e delicati della vita. Sono costretti invece a convivere con l’ansia, l’insicurezza e il dubbio, proprio quando dovrebbero sentirsi protetti e supportati. La comunità non chiede altro che un diritto fondamentale: vivere la maternità con fiducia e felicità e non con l’angoscia di un viaggio incerto” scrivono il Segretario aziendale Vincenzina Cirigliano e i Componenti Terminale Associativo Antonio Cervone, Giuseppe Procaccio, Gianfranco Climaco e Luigi D’Alessio.
“L’appello lanciato pochi giorni fa del personale di Ostetricia e Ginecologia del presidio ospedaliero di Polla ‘Non rimaniamo in silenzio’ sembra caduto nel vuoto mentre registriamo in altri territori azioni e riunioni a sostegno dei Punti Nascita – continuano – Il Punto Nascita di Polla ha dimostrato nel corso degli anni un costante incremento del numero delle nascite con riduzione del tasso di tagli cesarei (anno 2024 pari al 20%, al di sotto della media nazionale), assistenza ostetrica one to one, mortalità materna 0%, nati-mortalità 0%. Segni evidenti che tutto il personale del reparto (medici, ostetriche, infermieri, oss e ausiliari) e di conseguenza il personale dei servizi afferenti di Sala Operatoria, Nido, Pediatria e Anestesia, nel corso degli anni, hanno dimostrato di poter garantire alle neo-mamme assistenza sicura, grazie a competenza e professionalità, riscontrano anche una maggiore attrattività in termini di fiducia nel servizio. La data dell’11 aprile con l’incontro decisivo presso il Ministero della Salute, annunciato come un punto di svolta per avere risposte concrete e definitive, è passata del tutto silente registrando un silenzio assordante da parte di tutti gli attori coinvolti”.
Questa organizzazione sindacale in conclusione chiede ai rappresentanti politici e istituzionali del territorio salernitano risposte concrete, azioni condivise o proposte da offrire da chi è delegato a trovare soluzioni in materia, per garantire il diritto e i servizi essenziali a tutela della salute e per rassicurare cittadini e quanti lavorano nel mondo della sanità.