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Protezione Civile di Eboli. Si dimettono due donne ai vertici: “Abusata la nostra dignità”

Ornella Bonomo 8 Marzo 2022

Nella giornata dedicata alle donne la Protezione Civile di Eboli perde due donne al comando. Si dimettono, infatti, il capo nucleo e il suo vice. Raffaella Ruggiada e Valentina D’Ambrosio lamentano il comportamento indegno dell’Amministrazione: “È stata calpestata la nostra dignità. – commentano – Questa Amministrazione non merita più il nostro impegno”. 

Dopo sei anni di attività di volontariato all’interno della Protezione civile di Eboli, in qualità di capo nucleo, vice capo nucleo e responsabili di tutte le attività operative per la gestione dell’emergenza Covid-19 che per due anni esatti “abbiamo gestito senza venir meno mai a quelli che erano e sono i principi dettati dai Regolamenti Nazionale e Comunale della Protezione Civile – riferiscono – ci vediamo costrette a rassegnare le nostre irrevocabili dimissioni e a lasciare questo nucleo perché la dignità, prima di tutto il resto, ha un valore. E questo valore, insieme al rispetto e alla buona educazione, sono imprescindibili nella vita di tutti i giorni. Lo facciamo con rammarico e con il dispiacere di chi sa di aver messo se stesso in ogni azione, in ogni decisione, in ogni singolo momento. Perché si è trattato sì di volontariato, ma la professionalità e l’impegno non sono venuti meno, mai”. 

Ruggiada e D’Ambrosio ritengono che il comportamento del Nucleo di Protezione Civile della Città di Eboli sia vergognoso per le modalità adottate e per il comportamento di qualcuno. “C’è una linea sottile che rimarca la buona educazione e il rispetto e dove finiscono queste due imprescindibili forme di vita non possono sussistere più i motivi per continuare una collaborazione su base volontaria che per noi ha significato tanto, tutto e forse troppo. – sottolineano – Abbiamo messo da parte gli impegni personali e la famiglia, per dedicarci alla Protezione Civile, abbiamo operato in stato di gravidanza per restare al servizio della Città. Ma evidentemente i giochi della politica valgono di più e di noi non interessa a nessuno. Le scelte determinanti fatte dal Sindaco sono fondamentalmente di natura politica. Ma le modalità a volte lasciano davvero il tempo che trovano”. 

Il Nucleo di Protezione Civile nasce nella fine del 2015 con l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Cariello: “Per sei anni abbiamo affrontato qualsiasi tipo di emergenza. – reclamano – Nella prima fase della pandemia da Covid senza sosta, ogni giorno e sempre siamo stati in prima fila dando supporto e sostegno all’intera popolazione. Quello che abbiamo fatto è sotto gli occhi di tutti ed è inutile negarlo. Rimane nella storia della nostra città. Non ne abbiamo fatto noi un fatto politico. Abbiamo operato in collaborazione con la gestione commissariale e abbiamo ricevuto importanti attestati di stima da parte del Commissario De Iesu che ci ha elogiati e ci ha voluti ancora operativi a supporto della Asl per la pratica delle vaccinazioni. – continuano – Abbiamo ricevuto attestati di riconoscimento e stima da tutti i nuclei dei comuni limitrofi, dal Dipartimento della Regione Campania, con i quali per anni abbiamo operato in grande sinergia. Abbiamo affiancato le realtà del terzo settore, senza esitare mai. Abbiamo rappresentato la voglia di metterci al servizio della nostra comunità esclusivamente per il piacere di fare volontariato. Ci abbiamo messo l’anima, il cuore, la forza fisica e l’impegno concreto. Poi, il nulla. L’indifferenza e la superficialità”. 

Ruggiada e D’Ambrosio accusano l’attuale Amministrazione di non averle mai convocate per presentare le attività né il corpo dei volontari: “Nemmeno per conoscerci ufficialmente, come ha fatto con tutti i dipendenti, con i Vigili urbani, con chiunque prestasse un servizio per la nostra città. Non abbiamo mai avuto l’onore e il piacere di essere ricevuti ufficialmente per discutere, con nessuno degli esponenti di questa maggioranza che fosse un assessore o un consigliere, di quelle che potessero essere le criticità del Nucleo, le esigenze da tenere in conto per continuare con il nostro lavoro sul territorio. Eppure, nonostante tutto abbiamo continuato a prestare servizio di volontariato presso il centro vaccinale Asl di via Buozzi addirittura provvedendo personalmente al nostro ristoro senza che nessuno si preoccupasse per noi. Nemmeno una bottiglia d’acqua ci hanno offerto“. 

Nonostante tutto l’impegno prodigato da Raffaella Ruggiada e Valentina D’Ambrosio, il sindaco ha deciso di destituire l’una dall’incarico di capo nucleo, sebbene il suo operato fosse apprezzato dal Dirigente della Protezione Civile.  “Ci hanno comunicato, con messaggi di finto buonismo, – raccontano le volontarie – la scelta del sindaco di sostituire il capo nucleo, immediatamente prima che fosse pubblicato l’ultimo decreto di nomina del capo nucleo stesso. Ma poco importa. Non ci importa nemmeno sapere che non esiste una motivazione vera, reale, concreta, che veda Raffaella non più idonea a ricoprire questo ruolo. Anzi, le parole del dirigente, l’unico con il quale abbiamo avuto contatti, dicono altro. Dunque, un motivo valido a cui aggrapparsi, caro Sindaco, non c’è. Ma a noi, onestamente, importa altro. Importa difendere la nostra dignità, che viene prima di tutto il resto nella nostra vita e non può essere svenduta per un capriccio politico”. 

Il Regolamento Nazionale di Protezione Civile impone che la scelta del capo nucleo avvenga previa consultazione elettorale, a votazione, da parte dei volontari attivi. “L’Amministrazione ebolitana ha deciso di agire diversamente, contravvenendo alle norme del 2018 del  Regolamento Nazionale e facendone una scelta meramente politica. – denunciano le volontarie – È vero, non possediamo lauree che ci riconoscano un titolo, ma in tema di Protezione Civile sul campo, mettendoci impegno, determinazione e la faccia, da oltre sei anni, insieme ai sacrifici quotidiani, abbiamo imparato tanto e tanto abbiamo anche da insegnare”.

“Auguriamo al Nucleo Comunale della Protezione civile della nostra Città buon lavoro. – concludono – Auguriamo a tutti i volontari veri, quelli che ci hanno affiancato notte e giorno in ogni tipo di emergenza, di continuare ad operare per il bene di Eboli e per l’interesse collettivo, della popolazione. E ‘ai grandi’ di ristabilire quelli che sono i principi fondamentali del vivere civile. Partendo dal rispetto per le persone e per la loro dignità. Questa vostra decisione, carente di qualsivoglia motivazione sensata, è riconducibile esclusivamente ad un fatto vostro, un fatto politico. Ma la dignità nella vita paga sempre“. 

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