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Proprietà delle Grotte dell’Angelo. Continuano i dissapori a colpi di delibere tra i Comuni di Pertosa e Auletta

Chiara Di Miele 12 Novembre 2022

Il Consiglio comunale di Pertosa ritorna sull’antica questione relativa alla proprietà delle “Grotte dell’Angelo” che il Comune di Auletta rivendica con la delibera consiliare n° 1 /2022. Quest’ultima è stata rigettata all’unanimità dall’assise comunale di Pertosa nella parte in cui si decide di “dare mandato agli uffici comunali per gli atti consequenziali ai fini dell’acquisizione delle Grotte al patrimonio comunale di Auletta” in quanto ritenuta dagli amministratori guidati dal sindaco Domenico Barba “priva di fondamento giuridico e quindi contro legge e lesiva degli interessi del Comune di Pertosa“.

La delibera di Consiglio del Comune di Auletta del 6 marzo scorso è stata ritenuta dai consiglieri di Pertosa “lesiva per l’Ente Comune a vario titolo in ordine alle affermazioni ivi contenute e alle determinazioni assunte“.

“E’ giusto fare chiarezza e rasserenare le popolazioni dei due Comuni onde evitare inutili conflitti campanilistici che non possono appartenere a questo tempo e che confliggono con l’idea di sviluppo verso la quale tutti noi dobbiamo tendere – affermano i consiglieri pertosani -. Abbiamo il dovere di fare chiarezza su una vicenda che, se mal gestita o peggio ancora strumentalizzata, potrebbe compromettere la visione unitaria che da anni viene portata avanti dal Comune di Pertosa e da quello di Auletta che ha come unico obiettivo lo sviluppo per entrambe le popolazioni locali“.

A marzo il sindaco di Auletta ha proposto nel corso del Consiglio di votare la presa d’atto della sentenza della Corte di Cassazione del 2013, dando mandato agli uffici comunali per gli atti consequenziali ai fini dell’acquisizione delle Grotte al patrimonio comunale di Auletta. Con la sentenza la Suprema Corte respinge il ricorso proposto dal Comune di Pertosa e il ricorso incidentale proposto dal Comune di Auletta avverso la sentenza della Corte d’Appello di Roma n. 16, depositata il 27 settembre 2007, con la quale confermava la sentenza del Commissario per la liquidazione degli Usi Civici per la Campania e il Molise n.2 del 2004, con cui lo stesso Commissario aveva rigettato tutte le richieste e le pretese del Comune di Pertosa e aveva confermato i precedenti giudicati che avevano accertato e dichiarato la demanialità universale a favore del Comune di Auletta.

“Dalla lettura della sentenza della Corte di Cassazione n. 2915 – si legge nella delibera di Consiglio comunale di Pertosa – si evince in maniera chiara ed inequivocabile che con tale nuova sentenza nessun nuovo diritto, facoltà o potestà è stata attribuita al Comune di Auletta, per cui nessuna nuova pretesa può essere avanzata sulla base della citata sentenza che è confermativa di precedenti statuizioni“.

Secondo i consiglieri di Pertosa la delibera del Consiglio aulettese mostra carenza di fondamento giuridico, inoltre alla luce della legislazione, della normativa e della giurisprudenza vigenti in merito alla natura e alla tutela delle “Grotte dell’Angelo” emerge che le stesse, intese come cavità naturali, presentano precisi caratteri distintivi che le qualificano come ricadenti esclusivamente nel demanio dello Stato e mai oggetto di trasferimento da parte dello Stato ad Enti terzi. “E’ del tutto intuitivo sostenere che non risulta possibile acquisire le Grotte al patrimonio comunale di Auletta” concludono da Pertosa.

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