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Prodotti a Km 0 e di qualità. Intervista a Michele Loisi del ristorante “Al Cinghiale” di Polla

Annamaria Lotierzo 10 Gennaio 2022

Il 2021 è stato un anno difficile, la prima metà dell’anno è stata caratterizzata da chiusure e restrizioni per contenere il contagio da Covid-19. Tanti sono stati i settori che hanno subito gli effetti parziali o totali di queste misure. Un duro colpo ha incassato anche il mondo della ristorazione che solo all’inizio dell’estate ha ripreso, non senza difficolta, quella che è la normale attività lavorativa.

Per capire come gli imprenditori del settore hanno affrontato il periodo complicato della chiusura, come hanno reagito e come hanno riorganizzato il lavoro appena sono state allentate le misure restrittive, ne abbiamo parlato con Michele Loisi, titolare del noto ristorante “Al Cinghiale” di Polla.

“La ripresa è stata incoraggiante – spiega – Nei momenti di chiusura, venivo comunque al ristorante e vedere tutto vuoto faceva anche emozionare. Non eravamo abituati a questa solitudine”.

Per il 2022 le speranze sono tante e il settore della ristorazione offre sempre spunti per rinnovarsi e cercare sempre di creare cose nuove: “Cerchiamo di fare sempre meglio, utilizzando soprattutto prodotti a Km 0. Stiamo puntando sul prodotto di nicchia ma di qualità. E’ la qualità che fa la differenza”.

A gestire il ristorante non è solo Michele ma questo è un locale a conduzione familiare ed, infatti, è accompagnato dalla moglie, dai due figli e dalla nuora.

 

 

 

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