Presentato “In-formarsi in Campania”, il lavoro editoriale del presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli.
Tre anni di corsi di formazione, dibattiti e confronti, racchiusi in un lavoro editoriale dato alle stampe nel maggio scorso e presentato a Napoli, nel complesso dei Santissimi Marcellino e Festo, dell’Università Federico II.
Un lavoro realizzato dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, in collaborazione con il direttore di “Elite Campania Magazine”, Serena De Simone, che ripercorre le tappe fondamentali del viaggio racchiuso negli anni 2014-2016, in cui i giornalisti hanno potuto confrontarsi su temi di straordinaria rilevanza, coinvolgendo magistrati, giudici, avvocati, docenti, economisti, ed esperti delle varie branche dell’economia, del marketing turistico, del mondo bancario e della finanza.
152 pagine affidate per lo più a giornalisti che hanno fotografato i momenti salienti di un percorso che ha toccato oltre cinquanta città della Campania e che ha visto il presidente Lucarelli presente, sempre, in tutti gli incontri svoltisi tra Napoli, Salerno, Benevento, Caserta ed Avellino, toccando anche le “periferie” del Sannio, Matese, l’Irpinia, il Cilento, la Piana del Sele ed il Vallo di Diano.
“Appuntamenti sempre affollati – riferisce Ottavio Lucarelli – diventati occasione per arricchirsi culturalmente e professionalmente, ma anche fondamentali luoghi di incontri”.
Un lavoro straordinario realizzato con il contributo di alcune “firme” che hanno contribuito alla realizzazione del volume, tra cui Federica Angeli, Pino De Martino, Paolo Mainiero, Carlo Verna, Geo Nocchetti, Annibale Elia, Marco Salvatore, Giuseppe Blasi, Nico Pirozzi, Mimmo Falco, Eduardo Scotti, Gianni Colucci, Lorenzo Gambatesa, Luigi Ferraiuolo, Michele Sibilla, Vincenzo Esposito e Rocco Colombo.
Interessante, infine, i contributi offerti da Ernesto Galli Della Loggia, Raffaele Cantone, Aldo De Chiara, Massimiliano Musto.
“Il viaggio continua– ha concluso il presidente Lucarelli ricordando Paul Mason- perché tocca a noi giornalisti essere partigiani della verità raccontando, articolo dopo articolo, la resistenza delle persone comuni, l’umanità delle vittime e la disumanità della violenza”.
– redazione –