Oggi un presidio di volontari del WWF sarà di fronte alla sede della Conferenza Stato-Regioni a Roma chiamata a decidere sul Piano per la conservazione e gestione del lupo in Italia. Il WWF chiede al Governo e alle Regioni (Veneto, Abruzzo, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Liguria, Campania) di cancellare gli abbattimenti legali previsti in una delle misure del Piano Lupo.
Nello specifico si chiede che sia stralciato dal Piano il capitolo relativo all’applicazione delle deroghe che consentono l’abbattimento legale del lupo e che siano garantite dal Ministero dell’Ambiente e dalle Regioni le risorse finanziarie necessarie per attuare le altre 21 azioni previste dal Piano per la prevenzione e il risarcimento dei danni alla zootecnia, per promuovere studi e ricerche indispensabili per una stima attendibile sul numero e distribuzione della specie e per azioni efficaci di contrasto del randagismo canino e del fenomeno dell’ibridazione cane-lupo.
A questo proposito continua la mobilitazione #soslupo avviata dal WWF sui social che terminerĂ con un’azione su Twitter indirizzata al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti e al Presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini.

“La nostra preoccupazione, – spiega Piernazario Antelmi, delegato WWF Italia per la Campania – oltre alla follia di aprire di fatto la caccia al lupo, è che non avendo dati certi di riferimento sul numero di esemplari sul territorio di fatto si legalizza il bracconaggio e nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, dove giĂ ci sono stati diversi episodi di abbattimenti illegali, il fenomeno potrebbe allargarsi“.Â
“Sistemi e metodi – conclude – per una convivenza corretta e per la risoluzione del conflitto uomo-lupo ve ne sono diversi e dove applicati correttamente risolvono il problema. Prevenzione è la soluzione“.
– Chiara Di Miele –