Si è parlato di Peste Suina Africana nel corso di un incontro Uncem che si è svolto giovedì a Vallo della Lucania nella sede del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni. Erano presenti gli amministratori delle 7 Comunità Montane dell’Area Parco, i rappresentanti di associazioni di categoria e il Presidente del Parco Nazionale, Giuseppe Coccorullo accompagnato dal Direttore Romano Gregorio. Per l’Uncem Campania c’era il Presidente Vincenzo Luciano.
In rappresentanza della Comunità Montana Vallo di Diano ha partecipato il Vicepresidente Gaetano Spano. “Purtroppo le notizie continuano ad essere allarmanti – ha spiegato Spano -. Anche se ad ora sono solo 8 i comuni in Zona Rossa, stiamo ponendo in essere tutte le strategie per far sì che ne escano nel più breve tempo possibile”.
Il piano d’azione è duplice, come riferito da Spano: “Innanzitutto i ristori per chi ha subito danni: dalle aziende alle famiglie che sono state costrette a macellare i capi di bestiame anzitempo per prevenire la diffusione del contagio. Poi contenimento e riduzione della popolazione selvatica: l’obiettivo è quello di raddoppiare il numero dei selecontrollori, arrivando almeno a 600 ed incentivare ulteriormente l’apertura di nuovi centri di raccolta, garantendone la presenza in tutti i territori delle Comunità Montane del Parco”.
I quattro centri di raccolta e smaltimento delle carcasse rinvenute o abbattute dalle squadre di cacciatori autorizzate dovranno lavorare a pieno regime. L’assise ha infatti chiesto di “concorrere in modo determinante all’abbattimento del numero previsto dal Piano predisposto dal Commissario straordinario per la Peste Suina Africana che prevede il depopolamento di 38mila capi in Campania”.
“La maggioranza di questi cinghiali in eccesso, si stima oltre 20mila unità, purtroppo sta nel territorio del nostro Parco – conclude Spano – ma c’è la volontà di intervenire subito e bene. Anche nelle zone in cui non è sicuro dare loro la caccia: nei centri abitati installeremo gabbioni per la cattura. Ecco, le carte per la risoluzione di questa grave problematica sono tutte sul tavolo. Sono convinto che con tenacia e pazienza riusciremo presto a portare fuori dalla zona rossa anche gli ultimi 8 comuni”.