Il personale della Guardia Costiera di Agropoli, diretto dal Tenente di Vascello Alessio Manca, a seguito di una mirata attività di controllo pianificata alle prime luci dell’alba, finalizzata al contrasto dell’attività di pesca all’interno dell’area marina protetta di Santa Maria di Castellabate, ha individuato e sequestrato uno strumento da pesca di tipo “palangaro” costituito da circa 400 ami e da una lunghezza di quasi due miglia nautiche, poco meno di 4 km, il quale si dispiegava per l’intera area marina protetta Zone B e C.
I militari intervenuti hanno constatato che l’attrezzo da pesca, oltre a non essere consentito sia per la tipologia che per la località in cui veniva utilizzato, costituiva potenziale pericolo ed intralcio per la navigazione e per le altre attività marittime in quanto non correttamente segnalato.
Era anche sprovvisto della prevista marcatura identificativa.
Il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Agropoli, sotto il coordinamento della Capitaneria di Porto di Salerno, continuerà a monitorare costantemente questo fenomeno, al fine di garantire la sicurezza di tutti i fruitori del mare, la tutela dell’ambiente marino costiero nonché la sostenibilità dello sfruttamento della risorsa ittica.