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Percorso nascita e Covid. La Commissione Pari Opportunità della Basilicata chiede la presenza del padre

Chiara Di Miele 23 Dicembre 2020

La Presidente della Commissione Regionale Pari Opportunità della Basilicata chiede al Presidente Bardi di modificare o integrare l’ordinanza 40/2020, rendendo possibile la presenza del padre o altra persona di riferimento nelle fasi più importanti del percorso nascita, dal travaglio fino al post-parto.

La Commissione ha ricevuto numerose segnalazioni da singole cittadine e da associazioni circa problematiche inerenti il percorso nascita in riferimento all’attuale criticità legata alla pandemia in corso. La presidente Perretti, a nome della Commissione, si rivolge a Bardi, puntualizzando come “nello specifico viene lamentata l’impossibilità del padre del nascituro (o del caregiver di riferimento indicato dalla donna) a presenziare durante le visite di controllo, il travaglio, il parto e dopo la nascita del bambino”.

“Tale situazione, con restringimenti e difficoltà, è stata comunque gestita dai singoli presidi che hanno cercato di contemperare le misure di sicurezza Covid-19 al diritto della donna ad avere al suo fianco il padre del bambino. La situazione, però – continua la Perretti – è mutata con l’ordinanza n. 40 del 30 ottobre 2020 che ha vietato gli accessi ai familiari o caregiver ovvero visitatori dei pazienti ricoverati in reparti di degenza delle strutture sanitarie regionali. E’ il caso di sottolineare che, invece, relativamente al percorso nascita, le raccomandazioni e le prassi vanno in direzione contraria indicando che ogni partoriente, anche con infezione da Covid-19 sospetta o accertata, ha diritto al sostegno emotivo e psicologico di una persona di fiducia, dal travaglio al parto e post-parto, contatto pelle-a-pelle precoce e prolungato con il neonato, normale avvio dell’allattamento entro 1 ora dalla nascita e adeguato sostegno”.

“Tra l’altro – aggiunge – da ultimo l’Istituto Superiore di Sanità con il documento del 3 dicembre 2020 ‘FAQ dell’ISS su parto spontaneo, contatto madre-bambino, rooming-in e allattamento’ ha ribadito che la presenza di una persona al fianco della donna è indicata sia durante le visite in gravidanza, sia durante il travaglio, il parto e la degenza ospedaliera. Questa indicazione ha valore per tutti gli ospedali, tranne in caso di anestesia generale, e il contatto pelle-a-pelle alla nascita, il rooming-in e l’avvio dell’allattamento entro un’ora dalla nascita sono raccomandati anche per le donne positive al virus. Secondo Oms e Unicef i benefici di queste pratiche per la salute di madri e bambini superano i potenziali rischi di trasmissione del virus”.

La Commissione segnala che, a livello regionale, la questione è già stata sollevata dall’Associazione “Latte Amore e Fantasia” con formale richiesta inviata all’assessore Leone e al Direttore generale del Dipartimento Politiche della Persona, Ernesto Esposito. “Con la presente, pertanto – conclude la Presidente della Commissione – si chiede che l’ordinanza 40/2020 sia modificata, ovvero integrata, rendendo possibile la presenza del padre o altra persona di riferimento nelle fasi più importanti del percorso nascita, dal travaglio fino al post-parto”.

– Chiara Di Miele –

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