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Pasqua in Zona Rossa. Cosa si può fare e cosa è vietato dal 3 al 5 aprile

Claudia Monaco 30 Marzo 2021

Per il weekend di Pasqua (3-4-5 aprile) sono previsti tre giorni di Zona Rossa in modo da impedire l’aumento dei contagi da Covid (la regione Campania è già in Zona Rossa come da ordinanza ministeriale). Sono diverse le regole da seguire e rispettare per limitare i contagi durante i giorni festivi.

Nei giorni 3, 4 e 5 aprile è consentito, in ambito regionale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso tra le ore 5.00 e le ore 22.00, nei limiti di due persone oltre ai minori di 14 anni sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone con disabilità o non autosufficienti conviventi.

Così come previsto per le Zone Rosse, inoltre, si può uscire di casa soltanto per motivi di lavoro, salute e necessità. E’ raccomandato di stare all’interno delle proprie abitazioni con i conviventi. Come sempre vige il coprifuoco tra le 22 e le 5 di ogni giorno.

Si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti, mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e alle polizie locali.

Chiusi al pubblico bar e ristoranti. E’ consentita l’attività di asporto (fino alle 18 per i bari e fino alle 22 per i ristoranti e locali assimilati con cucina). Permessa la consegna a domicilio senza limiti di orario. Restano chiusi parrucchieri, barbieri e centri estetici. È consentita, senza limiti di orario, la consumazione di cibi e bevande all’interno degli alberghi e delle altre attività ricettive per i soli clienti ospiti.

In caso di incontri è consigliato mantenere la mascherina e il distanziamento.

Si può raggiungere un’altra regione solo per motivi di lavoro, salute e urgenza con autocertificazione. In Campania vige il divieto, anche per i residenti, di raggiungere le seconde case.

L’attività motoria è consentita se fatta in modo individuale, all’aperto e nei pressi della propria abitazione. E’ consentito svolgere l’attività sportiva esclusivamente nell’ambito del territorio del proprio comune, dalle 5.00 alle 22.00, in forma individuale e all’aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri. È tuttavia possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva e la destinazione finale coincida con il comune di partenza.

I negozi sono aperti solo sabato 3 aprile (CLICCA QUI PER LEGGERE TUTTI I CODICI ATECO APERTI). Il 4 e 5 aprile (Pasqua e Pasquetta) aperture previste solo per farmacie, parafarmacie, edicole e tabaccai.

La Regione Campania (già in Zona Rossa) ha raccomandato alle Diocesi e ai cittadini di assicurare, nello svolgimento delle funzioni religiose, il puntuale rispetto dei protocolli e delle misure di sicurezza vigenti al fine di evitare i rischi di contagio derivanti dal contatto, diretto o indiretto. Le chiese resteranno aperte e verranno celebrate più funzioni per evitare assembramenti. Ai fedeli viene raccomandata prudenza. Niente segno della pace.

I Comuni avranno il compito di assicurare il controllo sulle strade e sulle piazze ospitanti tradizionalmente processioni, manifestazioni ed eventi di carattere religioso, anche legati alla Settimana Santa, al fine dello scrupoloso rispetto delle vigenti misure di contenimento e prevenzione del contagio.

QUANDO E’ POSSIBILE SPOSTARSI

  • Lo spostamento deve avvenire in un arco temporale compreso fra le ore 5,00 e le ore 22,00
  • E’ possibile spostarsi per andare ad assistere un parente o un amico non autosufficiente, perchè rientra tra i motivi di “necessità”
  • È  possibile spostarsi per accompagnare i propri figli dai nonni o per andarli a riprendere all’inizio o al termine della giornata di lavoro
  • E’ possibile fare la spesa in un comune diverso da quello in cui si  abita. Fare la spesa rientra sempre fra le cause giustificative degli spostamenti. Laddove quindi il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito.
  • E’ possibile spostarsi per acquistare beni diversi da quelli alimentari.
  • E’ possibile uscire per andare al lavoro, anche più volte al giorno ma si deve essere in grado di dimostrare che si sta andando (o tornando) al (dal) lavoro, tramite l’autodichiarazione.
  • E’ possibile usare la bicicletta per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi aperti. È inoltre consentito utilizzare la bicicletta per svolgere attività motoria all’aperto nella prossimità di casa propria, mantenendo la distanza interpersonale di almeno un metro, o per effettuare attività sportiva, mantenendo la distanza interpersonale di almeno due metri.
  • È possibile raggiungere il luogo di culto più vicino casa. L’accesso ai luoghi di culto è consentito, purché si evitino assembramenti e si assicuri tra i frequentatori la distanza non inferiore a un metro. Possono essere altresì raggiunti i luoghi di culto in occasione degli spostamenti comunque consentiti, cioè quelli determinati da comprovate esigenze lavorative o da necessità, e che si trovino lungo il percorso già previsto, in modo che, in caso di controllo da parte delle forze dell’ordine, si possa esibire o rendere la autodichiarazione prevista per lo spostamento lavorativo o di necessità. È altresì consentito partecipare alle funzioni religiose, nei limiti e nel rispetto degli specifici protocolli.
  • E’ possibile uscire di casa con il proprio animale da compagnia, esclusivamente in prossimità della propria abitazione, ma senza creare assembramenti e mantenendo la distanza di almeno un metro da altre persone.
  • E’ possibile fare delle passeggiate, in quanto attività motoria, esclusivamente in prossimità della propria abitazione. Rimane il divieto di assembramento e quindi dell’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di 1 metro fra le persone.

– Claudia Monaco –

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