Parte la campagna nazionale “Basta Botti 2020” del Partito Animalista Italiano, insieme all’associazione nazionale dei consumatori “Difesa Consumatori e Contribuenti“.
“Anche, e proprio, quest’anno – riferisce il portavoce della campagna, Cristiano Ceriello – è ancora più forte l’esigenza di tutelare i più deboli ed il rispetto sociale“.
Negli ultimi due anni di medesime campagne, come sostiene il Partito Animalista Italiano, molti Comuni hanno già vietato i “botti di Capodanno” in quanto, come riferiscono, “l’indiscriminato caos, l’inquinamento dovuto dalla diossina dei botti, i rumori da esplosioni che provocano danni ad ambiente e animali (anche domestici), violano anche l’art. 13 del Trattato di Lisbona che li tutela e i Comuni sono comunque da ritenersi responsabili in caso di danneggiamenti a cose, persone, animali o terzi, per danni provocati dai botti ed esplosioni da fuochi artificiali nel territorio di competenza. Eppure molto c’è da fare, soprattutto in questi tempi di pandemia è fondamentale il rispetto della legalità e di un senso che rispetto gli altri“.
L’iniziativa sollecita anche i cittadini a successivi risarcimenti dei danni provocati dai “botti di Capodanno” e di cui si riterrà, pertanto, responsabile per “culpa in vigilando” il Comune, pur a seguito delle diffide intervenute prima del 31 dicembre 2020.
“Molti Comuni in Italia hanno già deliberato da anni il divieto, altri sono titubanti, altri ancora totalmente silenziosi al riguardo – afferma Ceriello -. Pertanto, anche tramite le Prefetture, l’iniziativa prosegue per ottenere il maggior numero di divieti possibili ricordando come sia accertato che fuochi e botti di Capodanno, con la propria diossina, siano di gran lunga più inquinanti delle note emergenze rifiuti che hanno martoriato il territorio italiano. Pure grazie ai partner, come Difesa Consumatori e Contribuenti, il Partito Animalista Italiano punta all’ambizioso obiettivo di rendere metà dei comuni italiani ‘botti free’“.
– Chiara Di Miele –