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Padula:al via il rilascio della Carta d’Identità Elettronica. Il sindaco Imparato il primo a richiederla

Chiara Di Miele 11 Settembre 2018

Il Comune di Padula, come previsto dalle disposizioni ministeriali, ha iniziato ad emettere la Carta d’identità elettronica, che sostituisce obbligatoriamente il tradizionale documento su carta, salvo casi eccezionali previsti da apposite circolari ministeriali. Le carte di identità già emesse restano comunque valide fino alla loro naturale scadenza e, pertanto, il nuovo documento potrà essere richiesto soltanto a partire dal 180° giorno precedente tale scadenza. Il sindaco Paolo Imparato è stato il primo a richiedere il documento.

Il costo per il rilascio è di 22 euro in occasione del primo rilascio o del rinnovo alla scadenza e 28 euro in caso di richiesta di un duplicato per smarrimento, furto o deterioramento. Il pagamento è contestuale alla richiesta. Il tempo stimato per l’espletamento della procedura di richiesta presso l’Ufficio Anagrafe è di circa 20 minuti. Per questo motivo, al fine di non creare lunghe code agli sportelli ed offrire il miglior servizio possibile, gli utenti sono invitati a presentarsi agli sportelli dell’Ufficio Anagrafe previo appuntamento. L’appuntamento può essere richiesto registrandosi sul sito del Ministero dell’Interno o effettuando la prenotazione presso l’Ufficio Anagrafe comunale. Nel giorno stabilito per l’appuntamento, il cittadino dovrà presentarsi personalmente presso gli sportelli dell’Ufficio anagrafe munito di una fototessera in formato cartaceo o elettronico (su un supporto USB). La fototessera dovrà essere dello stesso tipo di quelle utilizzate per il passaporto, la carta di identità scaduta o in scadenza o un altro documento di riconoscimento valido, la Tessera Sanitaria o Codice Fiscale rilasciato dall’Agenzia dell’Entrate, il permesso o la carta di soggiorno se il richiedente è cittadino extracomunitario.

Se si richiede il duplicato della carta di identità smarrita o rubata occorre presentare anche copia della denuncia di smarrimento o di furto. Se si richiede la sostituzione della carta di identità deteriorata questa va riconsegnata. Il Comune acquisirà i dati del cittadino che verranno trasmessi al Ministero dell’Interno, il quale provvederà alla stampa, personalizzazione e consegna del documento presso l’indirizzo indicato dal titolare oppure presso la sede municipale, entro 6 giorni lavorativi. Tenuto conto che non sarà più possibile rilasciare il documento contestualmente alla richiesta, è raccomandato ai cittadini di rivolgersi all’Ufficio Anagrafe in anticipo rispetto alla data di scadenza dell’attuale carta d’identità (non prima, comunque, di 180 giorni dalla naturale scadenza).

La durata della nuova Carta varia secondo le fasce d’età di appartenenza (3 anni per i minori di età inferiore a 3 anni; 5 anni per i minori di età compresa tra i 3  e i 18 anni; 10 anni per i maggiorenni).

L’Amministrazione comunale non è responsabile qualora i tempi di rilascio non siano compatibili con i motivi rappresentati dai cittadini. Infatti, come previsto dalle Circolare del Ministero dell’Interno n.8/2017 “nel momento in cui le postazioni di lavoro saranno operative, il singolo Comune (o la singola Municipalità) dovrà rilasciare la nuova CIE abbandonando la modalità di emissione della carta d’identità in formato cartaceo salvo i casi di reale e documentata urgenza segnalati dal richiedente per motivi di salute, viaggio, consultazione elettorale e partecipazione a concorsi o gare pubbliche. La carta d’identità in formato cartaceo potrà essere rilasciata anche nel caso in cui il cittadino sia iscritto nell’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (AIRE)”.

Per i cittadini minorenni è richiesta la presenza di almeno un genitore. Per la carta di identità valida per l’espatrio, i minori devono presentarsi con entrambi i genitori per l’assenso. Se uno dei genitori o esercente la responsabilità genitoriale non può recarsi in Comune per l’assenso, può inviare via fax o consegnare all’altro genitore la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà (disponibile presso l’anagrafe o online) e la fotocopia della propria carta d’identità. In alternativa è necessario fornire l’autorizzazione del giudice tutelare. I cittadini maggiorenni hanno la possibilità di chiedere che sul proprio documento venga segnalato il consenso o il diniego alla donazione di organi e tessuti in caso di decesso.

– Chiara Di Miele –

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