Si è tenuto questa mattina, nella Sala Sanseverino della Certosa di Padula, il convegno “Legalità – Interculturalità“. Fulcro del dibattito la prevenzione alla corruzione e la riflessione in occasione dei 110 anni dalla morte di Joe Petrosino. L’incontro è inserito nel progetto di prevenzione della corruzione che il Comune porta avanti insieme alla Prefettura di Salerno e all’interno del progetto “Luci della Ribalta“.
“Ricordiamo Petrosino nell’anniversario della sua morte – ha sottolineato Filomena Chiappardo, assessore alla Cultura – figlio di Padula, simbolo internazionale della lotta alla mafia. Siamo stati a Palermo e abbiamo commemorato la sua figura insieme al primo cittadino“.
L’incontro rientra anche nelle celebrazioni ufficiali in memoria di Petrosino. “Ancora – ha dichiarato il sindaco Paolo Imparato – Petrosino riesce ad entusiasmare ed attirare persone autorevoli a Padula, ad essere da esempio per la legalità e l’anticorruzione“.
Preziose le testimonianze degli ospiti che hanno raccontato le loro esperienze personali e le loro vicende legate alla malavita. “Spesso nei giovani – ha dichiarato il procuratore della Repubblica di Salerno, Luca Masini – si trova un atteggiamento più aperto alla legalità che negli adulti. Per noi la figura del testimone è fondamentale ma, in alcune realtà territoriali, diventa un atto di coraggio”.
“Sono molti anni che opero in Magistratura – ha sottolineato Iside Russo, presidente della Corte di Appello di Salerno – dico da sempre che la scuola è fondamentale per formare le conoscenze affinché si possa affinare una capacita critica. Il mio ruolo di magistrato ha origine da quello che ho imparato a scuola”.
– Gianluca Calenda –