
L’obesità e il sovrappeso sono fenomeni sempre più dilaganti, soprattutto quella infantile. La Campania detiene il triste primato con il 26,2% dei bambini tra gli 8 e i 9 anni in sovrappeso, il 17,9% obeso, per un totale complessivo del 44,1%. Alla base, soprattutto le cattive abitudini alimentari come spiegato dalla dottoressa Maria Giovanna Tardugno, originaria di Teggiano e presente recentemente alla Giornata Nazionale del Biologo Nutrizionista.
- Dottoressa, chiariamo, innanzitutto, quando è opportuno parlare di sovrappeso e quando di obesità.
“Si parla di sovrappeso quando l’Indice di Massa Corporea (calcolato come peso in kg/altezza in m2) è compreso tra valori di 25 e 30. Si parla di obesità, invece, quando i valori del suddetto Indice sono compresi tra 30 e 35 per obesità di I grado, tra 35 e 40 per quella di II grado e oltre 40 per quella di III grado. Il vero dilemma di queste patologie, però, è che spesso vengono considerate solo alla stregua di meri problemi estetici, sottovalutando i seri danni che possono provocare all’interno del nostro organismo, in cellule, tessuti, organi e apparati. A tal proposito voglio ricordare come l’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità) consideri sovrappeso e obesità tra i 10 principali fattori di rischio per la salute e le valuti tra le cause di oltre l’80% dei casi di diabete di tipo II, del 55% dei casi di ipertensione, del 33% delle malattie ischemiche. In Italia, secondo i dati più recenti, oltre il 35% della popolazione adulta è in sovrappeso e circa il 10% è obeso. E le percentuali maggiori, purtroppo, le ritroviamo nel Sud Italia. Inoltre, non riguardano solo le persone adulte ma iniziano, in maniera preoccupante, a interessare i bambini in età scolare. Pensate: ogni anno a causa di sovrappeso ed obesità si stima muoiano oltre 1 milione di persone con oltre 12 milioni di anni di vita spesi in condizioni di cattiva salute.
- Che fare, dunque?
“Mantenere i valori del nostro Indice di Massa Corporea (o in inglese BMI) tra 20 e 24, condizione definita normopeso”.
- Come?
“Rimuovendo radicate abitudini non salutari, quali scarso consumo di frutta, verdura e legumi nonché di acqua ed eccessivo consumo di bevande alcoliche e di fumo di sigaretta. Inoltre è necessario mantenerci attivi, praticando una costante attività fisica a tutte le età. Pensate infine: gli anni di vita persi a causa di un peso corporeo elevato possano andare da 2-3 in caso di sovrappeso fino a 8-9 in caso di obesità importante. Tutto questo, e tanto altro ancora, è stato promosso nella Giornata Nazionale del Biologo Nutrizionista che, oltre ad essere stata un’ottima occasione di sensibilizzazione per i cittadini, è stata anche, per noi professionisti, un momento di crescita professionale e di confronto tra colleghi”.
– Claudia Monaco –