Le morti di Agostino Chioccini ed Emilio Secci in due incidenti stradali, a Castellabate e ad Agropoli, sono avvenute sulle strade del Cilento a distanza di pochi giorni l’una dall’altra, ponendo sotto la luce dei riflettori l’annoso problema strutturale delle arterie di collegamento. Due tragedie che hanno provocato lo sdegno della responsabile della sede dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada di Salerno e Cilento, Teresa Astone.
“La gente ride e si diverte, ma il dolore resta – dichiara Teresa Astone, promotrice di numerose iniziative a favore della sicurezza stradale – Questa frase, presa in prestito dal poeta naturalizzato britannico Thomas Stearns Eliot, dipinge il quadro di una situazione drammatica che meriterebbe diretto intervento. Polizia, Carabinieri e Vigili urbani dovrebbero controllare il territorio a tappeto, dando prova di una presenza costante. Solo in questo modo è possibile limitare i casi tragici. Le istituzioni devono intervenire in modo fermo e deciso, in particolar modo i sindaci di tutti i Comuni del Cilento, i quali devono garantire ordine e salvaguardia della vita umana. E’ necessario che ognuno si assuma le responsabilità derivanti dal ruolo che ricopre“.
Per la responsabile della sede salernitana e cilentana dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada il numero delle vittime di incidenti stradali è troppo elevato. “Si stima – sottolinea – che ogni ora 17 famiglie siano colpite dal dolore della perdita di un familiare. Le strade di tutto il Cilento versano in uno stato a dir poco disastroso. Addirittura ad Agropoli manca un ospedale e i controlli sono davvero pochissimi. Si intervenga subito”.
– Chiara Di Miele –
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