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Morte Simon Gautier, Parco Nazionale:”Querelati sciacalli che gettano fango sulla nostra sentieristica”

Chiara Di Miele 21 Agosto 2019

“Rispettare la morte di un giovane significa anche preferire il silenzio alla mistificazione della realtà solo per il gusto di parlare e di apparire, gettando fango sul lavoro di altri. Si è parlato di sentieri del Parco, senza nemmeno sapere che in quell’area non esiste alcun sentiero del Parco, ignorando totalmente che l’Ente non è proprietario di alcun sentiero, sicchè non ha alcuna competenza per la manutenzione o la segnaletica“. Così fanno sapere dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni in seguito alle numerose polemiche sorte in merito alla scomparsa e alla successiva organizzazione delle ricerche di Simon Gautier, il giovane escursionista francese trovato senza vita nei pressi del Pianoro di Ciolandrea a San Giovanni a Piro. Polemiche che hanno toccato anche la sentieristica del Parco, nonostante lo sfortunato 27enne sia precipitato seguendo un percorso che non fa parte dei sentieri dell’Ente.

“Non possiamo consentire che la lotta quotidiana e incessante contro l’abusivismo edilizio, dimostrata dal numero di ordinanze di demolizione adottate, l’attenzione contro il fenomeno dello smaltimento incontrollato dei rifiuti, l’opera collettiva che stiamo portando avanti con tutti i Comuni sia scalfita da tentativi maldestri e volgari di fare speculazione su una disgrazia – fanno sapere dall’Ente Parco -. Agiremo personalmente e patrimonialmente contro tutti i responsabili di questo indegno sciacallaggio. Voler addebitare a qualcuno la morte di un giovane, che per sfortuna e imprudenza è andato incontro ad un destino crudele, è decisamente vergognoso. Abbiamo già provveduto a querelare chi sta tentando, evidentemente in malafede, di legare il nome del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni alla tragedia di Simon Gautier, dicendo falsità assolute“.

“La morte di Simon colpisce e rammarica tutti, – proseguono – ma strumentalizzarla additando questo o quel responsabile offende il lavoro di decine di soccorritori e volontari che non si sono mai risparmiati, ai quali va la nostra gratitudine. Il Parco, in collaborazione con le più importanti Associazioni escursionistiche, è impegnato da tempo a lavorare alle mappatura dei sentieri, quelli reali, quelli veri, quelli esistenti, proprio per garantire escursioni sicure e ben segnalate, certamente tanto c’è ancora da fare soprattutto in considerazione della vastità del nostro territorio. Cogliamo l’occasione, inoltre, per precisare che mai ci sono state nel territorio del Cilento immissioni di lupi, come è stato erroneamente riportato da alcune testate locali e nazionali. Qualcuno ha azzardato addirittura l’ipotesi che il giovane possa essere stato attaccato dai lupi, ovviamente notizia del tutto infondata. Il Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni continuerà la sua opera di tutela, valorizzazione e messa in sicurezza del territorio, a prescindere da quegli sciacalli pronti ad inventarsi di tutto pur di danneggiare la nostra Area Protetta“.

– Chiara Di Miele –

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