Una nuova udienza sul caso della tragedia che ha coinvolto la giovane dottoressa Giovanna Pastoressa, morta a Lauria nel dicembre del 2019 a seguito del crollo del Palasport, si è svolta presso il Tribunale di Lagonegro.
Oggi in aula sono stati ascoltati i 17 testimoni, tra cui i Vigili del Fuoco intervenuti, tecnici e cittadini che hanno subito danni, indicati dall’imputato Gaetano Mitidieri e, come sottolineato dal difensore della famiglia Pastoressa, l’avvocato Antonio Donadio, è emerso che non è stato riconosciuto lo stato di calamità.
In effetti, tutti coloro che hanno testimoniato hanno riferito delle forti raffiche di vento che hanno causato notevoli danni a Lauria, come nei comuni limitrofi, la sera del 13 dicembre del 2019 quando crollò il tetto del “PalAlberti”, ma di nessuna tromba d’aria.
Durante la scorsa udienza del 21 febbraio, invece, erano stati ascoltati 4 testimoni, ovvero due del Rup e due della ditta aggiudicataria dei lavori riguardanti i tramezzi.
La vicenda giudiziaria proseguirà il 20 giugno quando saranno rese ulteriori testimonianze da parte dei consulenti tecnici. A difendere i familiari della dottoressa, oltre all’avvocato Donadio, anche l’avvocato Raffaele Melfi.
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