Il programma di Rai1 “Storie Italiane”, condotto da Eleonora Daniele, si è occupato della storia di una famiglia lucana e di un allontanamento dal marito e dai quattro figli da parte di una donna di Potenza, che si sarebbe successivamente trasferita, da qualche anno, a Tito, dove vivrebbe e lavorerebbe.
In studio a raccontare la vicenda è Giuseppe Di Bello, ormai ex marito della donna, che spiega dell’accaduto, a suo dire dovuto all’ingresso in un gruppo totalizzante. “Mia moglie ha abbandonato me e i miei figli per una setta“, ha sostenuto l’uomo in tv.
La storia ha richiamato l’interesse della prima rete Rai per raccontare la realtà delle sette. Giuseppe Di Bello era consapevole dell’ingresso in questo gruppo di culto da parte della moglie: “Entrano con discrezione, senza far spaventare. Aveva iniziato nel 2008, poi nel 2013 è diventata capogruppo. Si raccolgono solo ed esclusivamente dietro questi culti. Non c’è spazio per nessun altro aspetto nella vita. Iniziano la mattina, cercano nuovi adepti, riunioni, meeting, fanno esami interni“.
La prima regola della setta, hanno sostenuto gli ospiti in studio, è quella di allontanare la nuova adepta dalla famiglia. Durante il programma anche un collegamento in diretta da Tito, e il servizio nei giorni precedenti con una telecamera nascosta.
La giornalista Daniela Pulci ha chiesto informazioni in paese sulla signora, facendo nome e cognome. Alcuni hanno dato delle indicazioni e confermato che la donna potrebbe abitare nella parte alta del comune titese. Ma quando la giornalista ha bussato ad alcune porte, nessuno ha aperto, anche se secondo quanto riferito durante il servizio, vivrebbe e lavorerebbe a Tito.
Don Bruno Fasani, ospite del programma, ha sottolineato: “Di religioso questi movimenti non hanno proprio nulla, i veri movimenti mettono insieme“.
– Claudio Buono –